Sant’Agata, Giampà: “A Trapani un punto pesante. Mai perdere fame e motivazioni”

Sant'AgataUn controllo acrobatico di Catalano (foto Nino La Macchia)

Il terreno del “Provinciale” Mimmo Giampà l’ha calcato più volte durante la propria carriera da calciatore. A fine gara era evidente la soddisfazione per aver ottenuto un pareggio importante giocando alla pari contro un Trapani in salute. Queste le sue considerazioni: “Siamo un gruppo giovane ma con grandi qualità a disposizione. Tredici risultati utili rappresentano un bel traguardo ma vogliamo finire al meglio il torneo in primis per un nostro amor proprio e per provare a ottenere il massimo per il nostro futuro”. 

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Calafiore difende un possesso a Trapani (foto Nino La Macchia)

Nel momento migliore del Sant’Agata è arrivata la rete dei granata, aver saputo reagire e trovare la rete del pareggio è un motivo di gratificazione per l’allenatore: “Stiamo bene, cerchiamo di comandare il gioco pur sapendo che c’è sempre un avversario di fronte. Abbiamo disputato un bel primo tempo, sul primo gol eravamo in ritardo nella disposizione a sinistra. C’è stata un po’ di sfortuna perché la palla è passata sotto le gambe di Squillace ma il merito va al Trapani. All’intervallo meritavamo più noi perché abbiamo espresso un grande calcio pur sbagliando qualcosa di troppo nelle uscite palla al piede. Per me questo era uno scontro diretto e col pareggio mettiamo pressione al Trapani perché per riprenderci dovrà correre in questo finale di stagione”. 

Il credo del mister calabrese votato sempre allo sviluppo del gioco non è stato mai tradito anche a patto di poter alleggerire la linea difensiva: “Dovevamo riequilibrare la gara nel secondo tempo per cui ho sbilanciato la squadra, era un rischio ma dovevamo pareggiare e fortunatamente è andata bene. Sotto certi aspetti il primo tempo abbiamo fatto anche meglio, nel secondo abbiamo costruito meno occasioni anche per aver giocato contro vento ma siamo stati più cinici”.

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Il tentativo sotto misura di Favo (foto Nino La Macchia)

Sull’obiettivo finale, in considerazione del traguardo salvezza raggiunto, il mister biancoazzurro non vuole sentire parlare di minore attenzione: “Adesso dobbiamo vivere alla giornata, restando concentrati per confermare il passo dell’andata. Non voglio sentire parlare di playoff ma conquistare 24 punti al ritorno, uno in più dell’andata”.  

In conclusione viene svelato un segreto dei successi ottenuti che rappresenta la base per quelli futuri da raggiungere: “Sant’Agata è la piazza ideale per i giovani. Sin dall’estate abbiamo cercato sempre profili di ragazzi futuribili pur se molti procuratori preferiscono mandare i loro assistiti in piazze con un nome più blasonato ma poi questi non trovano spazio. Da noi non avere pressioni aiuta, i calciatori sanno che se si vuole fare carriera bisogna sempre trovare le motivazioni al proprio interno. Non devo essere io a dargliele io ma devono trovarle loro stessi. Abbiamo il dovere di avere la stessa fame di chi vuole vincere il campionato. Conta giocare sempre così poi si può anche perdere, comunque questo livello di gioco la squadra l’ha sempre espresso anche durante lo scorso anno”.