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Sant’Agata, Franchina: “Più forti degli addii estivi. Ora lavoriamo sul vivaio”

Il Sant’Agata ha chiuso l’anno a quota 26 punti, ad appena tre lunghezze dai playoff e con un margine confortante sui playout e la zona calda della graduatoria. Il team manager Enzo Franchina ha fatto il punto sul 2023 appena concluso ai microfoni di Radio Stereo Sant’Agata: “Un anno importante, il mio secondo a Sant’Agata. Abbiamo ragazzi di grande prospettiva, grazie al lavoro del direttore sportivo Meli e del direttore generale Amata. Il gruppo dirigenziale è composto essenzialmente da amici, che portano in alto il nome del nostro comprensorio”.

Sant'Agata
Il Sant’Agata durante il riconoscimento (foto Calogero Librizzi)

Facciolo ha saputo dare seguito al grande lavoro di Giampà e Vanzetto, con la squadra biancazzurra che per il terzo anno di fila è una rivelazione a dispetto del budget: “Il mister è un valore aggiunto. Le partenze di Cicirello e Calafiore sono state pesanti ma la società non poteva tarpare la ali ai due giocatori, il cui valore umano resta comunque indiscusso. Inseguiamo prima di tuttouna salvezza tranquilla, pian piano alzeremo l’asticella, nel rispetto della nostra tradizione. La società è stimata e questo rappresenta un vanto per tutti”. Il 2024 si aprirà con la sfida casalingo ad una pericolante, il Castrovillari.

Fra le poche note stonate le presenze di pubblico al “Fresina”, che si è riempito soltanto in occasione del big match con il Trapani capolista: “Questa serie D è di fatto come una C2, mi domando il perchè non abbiamo maggiore seguito di pubblico. Spero sempre che le presenze sugli spalti possano aumentare, s’intravede qualche spiraglio ma ancora i numeri non ci soddisfano. Sicuramente aiuterebbe in questa direzione la valorizzazione di giovani locali, ma questo passa principalmente dal lavoro sul settore giovanile, che inizia a strutturarsi con una migliore organizzazione”.  

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