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Sant’Agata, Facciolo: “Puniti da un rigore. Discontinuità frutto della gioventù”

Il Sant’Agata è caduto nello scontro diretto di Acireale e ora vede complicarsi la corsa ai playoff, che ancora una volta si sono trasformati nell’aspirazione di una squadra giovanissima partita con ben altri obiettivi. Il tecnico Michele Facciolo è rammaricato per un ko arrivato dal dischetto: “L’episodio del rigore sinceramente mi è sembrato molto dubbio e lì ci siamo un po’ disuniti, siamo stati meno bravi del solito a mantenere le distanze. Naturalmente c’è il rammarico di aver perso una partita equilibrata, in cui nell’ultima mezzora si sarebbe potuto creare qualcosa di diverso, però questo è il calcio”. 

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Mincica in pressing (foto Davide De Maida)

I biancazzurri non sono stati cinici in avvio: “Nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa in più noi. Potevamo passare in vantaggio dopo due minuti nella palla gol più importante di tutto il match, dopo ci sono state tre o quattro situazioni in cui ci è mancata un po’ di lucidità negli ultimi venti metri, ma abbiamo concesso poco all’Acireale, che è una squadra forte. Ha un gruppo tecnicamente dotato e cambi importanti. L’Acireale è stato bravo a non concederci linee di passaggio, dovevamo avere più pazienza perché noi possiamo fare soltanto il gioco che sappiamo fare, se iniziamo a lanciare palloni lunghi e a innervosirci non andiamo da nessuna parte”. 

Lontano dal “Fresina” sono arrivati soltanto 14 punti a fronte dei 29 casalinghi: “Fuori casa abbiamo vinto cinque partite, compresa quella di Reggio Calabria. Forse nel girone di ritorno facciamo un po’ più di fatica ad avere continuità di risultati ma cerchiamo di esprimere il nostro gioco sia in casa che fuori. Siamo il Sant’Agata, una squadra giovane che ha 43 punti e deve salvarsi, abbiamo un’età media di vent’anni e dobbiamo crescere ancora di più di quanto abbiamo fatto finora. Chi pensa che il Sant’Agata debba vincere tutte le partite in trasferta si sbaglia, sono soddisfatto per quanto fatto fin qui”. 

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Il tecnico del Sant’Agata Michele Facciolo (foto Davide De Maida)

Con i galloni di rivelazione del torneo ormai da tre anni, il Sant’Agata rischia di montarsi la testa: “I margini di miglioramento ci sono sempre, dipende dai ragazzi e dalla voglia che ci mettono in allenamento. Il nostro obiettivo resta la salvezza, però essendo al quinto posto vogliamo sederci a mangiare anche noi. Ci daremo dentro fino alla fine ma non sarà facile perché il ritorno nel girone I è un altro campionato rispetto all’andata. L’Acireale abbassandosi ci ha tolto spazio: dovevamo avere più pazienza nel cercare la giocata giusta attraverso il palleggio”. 

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