Delicata trasferta per il Sant’Agata sul campo del Real Casalnuovo, dopo il pari interno con l’Akragas che ha lasciato un po’ di rammarico. I campani da ottobre ad oggi hanno perso soltanto contro il Siracusa, scalando progressivamente la classifica e consolidando adesso il loro piazzamento playoff.
Il tecnico Michele Facciolo ne è consapevole: “Sarà una gara difficile ma sono sicuro che daremo una grossa risposta. Sono deluso per non aver vinto, mancano 14 partite e ci sono in palio più di 40 punti. Non abbiamo vinto una gara alla nostra portata, non rischiando mai nulla se non in una situazione alla fine ma sempre su errore nostro perché avevamo palla e l’abbiamo buttata lunga rischiando di prendere il contropiede”.
La sfida sulla carta è proibitiva ma il Sant’Agata proverà a non snaturarsi: “Loro hanno un ottimo trend, soprattutto in casa. Sono la rivelazione del campionato. Dobbiamo cercare di proporre il nostro calcio e fare la partita, come è già accaduto nelle precedenti trasferte. Potrebbero essere importanti anche i cambi, come è accaduto all’andata con Nunzi e Carrozzo. A maggior ragione nella terza gara in otto giorni. Dovremo rinunciare soltanto ad Aquino“.
Il tecnico è soddisfatto per la mole di gioco ma non per l’atteggiamento visto con gli agrigentini: “Abbiamo calciato 18 volte verso la porta avversaria, creando però soltanto due occasioni davvero nitide. Dico sempre ai ragazzi che bisogna essere concentrati, perché quello che sbagli durante l’allenamento poi si fallisce anche in partita e non si cresce. Non ho visto errori tecnici, il problema è stato di lucidità e precisione, perché se dopo un minuto e mezzo mandi un giocatore davanti al portiere e poi arrivi per tre volte a calciare verso la porta da buona posizione mandandola a lato non c’entra la foga”.
Facciolo crede che si debba fare tesoro della gara con l’Akragas: “Bisogna migliorare anche perché nel girone di ritorno troveremo molte squadre che verranno a Sant’Agata a chiudersi, nel primo tempo abbiamo fatto girare bene palla mettendo una certa velocità, nella ripresa loro si sono abbassati ancora di più, chiudendo le linee di passaggio e ci è mancata quella superiorità che potevamo trovare sugli esterni”.