Si è presentato al pubblico del “Fresina” con la classica prestazione che ha lasciato a tutti la sensazione che non si trattasse dell’esordio, ma della centesima partita con la maglia biancoblù. Angelo D’Angelo ha subito preso in mano la retroguardia del Sant’Agata, non facendo rimpiangere Mario Russo, fresco di cessione. La società nebroidea ha voluto dare un segnale a tutto l’ambiente e al campionato, investendo forte sul mercato, come testimoniano gli arrivi di Filippo Tiscione e Roberto Assenzio.
D’Angelo è stato il colpo per chiudere a doppia mandata la difesa. Nel match interno vinto contro il San Pio X il neo acquisto è stato autore di un’ottima prestazione: “Sono molto contento, era importante vincere e lo abbiamo fatto di squadra contro un’ottima compagine, che può contare su molti elementi di categoria. Siamo soddisfatti, abbiamo espresso un calcio di ottima fattura e credo che il pubblico abbia apprezzato. Però sarebbe un grave errore pensare di aver raggiunto qualcosa, anzi, la vetta è ancora distante e sappiamo che dobbiamo vincere quante più partite possibili per arrivare all’obiettivo finale”.
A proposito di vetta, lo scontro diretto in programma domenica tra Paternò e Rosolini è per i biancoazzurri un’occasione da cogliere, a patto che Iraci e soci compiano il loro dovere in casa del Santa Croce: “Sarà una trasferta complicata – avverte D’Angelo – il Santa Croce è un’ottima squadra, schierata bene in campo e che cercherà di far valere il fattore campo. Il campionato è ancora lungo, dobbiamo pensare solo a noi stessi, è ancora presto per dire quali sfide possano essere considerate degli scontri diretti. Ad esempio sono convinto che il Palazzolo rientrerà in lotta per il primo posto. Noi dobbiamo solo pensare a vincere quante più partite da qui ad aprile, poi vedremo se l’obiettivo è stato raggiunto. Sono venuto qui per vincere, ci sono tutte le condizioni affinchè si possa arrivare fino in fondo a questo obiettivo. Avevo già visto giocare il Sant’Agata in altre tre occasioni e mi aveva favorevolmente colpito. Oltre a me sono arrivati due elementi come Tiscione e Assenzio che rappresentano un lusso per la categoria, con loro cresce ulteriormente il livello tecnico della squadra”.
Sull’approccio con il tecnico, Pasquale Ferrara, D’Angelo aggiunge: “Avevo sentito parlare della sua esuberanza, del suo modo sanguigno di vivere la partita, ma ancora di più della preparazione sia nell’aspetto tattico che in quello atletico e devo dire che mi sono state date informazioni veritiere. E’ un tecnico che cura molto la fase difensiva nei movimenti, ci fa giocare alti ma soprattutto chiede a noi di iniziare a costruire l’azione. È un tipo di gioco che mi è già capitato di fare, da parte mia c’è solo la disponibilità a fare tutto quello che chiede il mister”.