Tutto secondo copione. Il Sant’Agata ha espugnato il “Presti” di Gela per 2-1, mantenendo invariata la distanza di sei lunghezze dal Paternò capolista, che a sua volta ha superato per 6-0 in trasferta quel che resta dell’Atletico Catania. A regalare il quarto successo consecutivo ai ragazzi di Pasquale Ferrara sono stati Tiscione e Iraci, a segno rispettivamente al 10’ del primo tempo e al 3’ della ripresa. Di Tomaino il gol dei padroni di casa, ad un quarto d’ora dal termine. Altri tre punti messi in cascina dai nebroidei che così ottengono il settimo successo su dieci gare giocate lontano dal “Fresina”.
Un match tutt’altro che di semplice interpretazione per i biancazzurri, bravi a far valere il loro maggiore spessore tecnico, contro un avversario bisognoso di punti – salvezza, e che, a tratti, se l’è giocata senza alcun timore.
Ecco il commento del centrocampista Claudio Calafiore, al rientro dopo una lunga squalifica e capitano per l’occasione, in assenza del centravanti Giorgio Cicirello, reduce da un fastidioso infortunio, ma seduto in panchina. “Sapevamo di affrontare una squadra pronta a lottare con il coltello fra i denti. Normale, per chi staziona in zona play-out, soprattutto in questa fase del campionato, ed è costretto a gettare il cuore oltre l’ostacolo, senza fare sconti a nessuno. Il Gela F.C. mi ha impressionato in positivo, ha tenuto alti i ritmi fin dall’inizio, ma noi, pur soffrendo un po’, siamo riusciti a fare la differenza. Di strada da percorrere – conclude – ce n’è ancora molta. Pensiamo ad andare avanti con fiducia e senza fare troppi calcoli”.