Parte da Paternò il rush finale verso la storia per il Città di Sant’Agata, pronto a mettere nel mirino un secondo posto che sembrava impensabile ad inizio stagione. La squadra, però, ha dimostrato che nulla gli è precluso e che nessun obiettivo può essere irraggiungibile. Merito di un tecnico come Leo Vanzetto, che ha forgiato un undici capace di esprimere un calcio aggressivo, piacevole e divertente, di una squadra di elementi forti tecnicamente che è stata in grado di diventare un collettivo armonioso in poco tempo, il tutto perfettamente amalgamato da una società che da oltre un anno non sbaglia un colpo.
A sei giornate dalla fine il Sant’Agata è saldamente al terzo posto ad appena tre punti dal Locri secondo, uscito indenne dal “Fresina” nello scontro diretto che ha preceduto la sosta. A far impressione sono i numeri del reparto offensivo nebroideo: con 55 gol all’attivo quello biancoazzurro è il secondo migliore attacco del campionato, secondo soltanto alla corazzata Catania, che è riuscito ad andare a segno con ben quindici elementi, di cui tre già in doppia cifra, come testimoniano le dieci reti di Claudio Calafiore, le undici di Bonfiglio e le tredici di Vincenzo Vitale.
Numeri importanti, da collettivo vero, ma proprio Francesco Bonfiglio chiarisce che il gruppo non è appagato e mette nel mirino il secondo posto: “Abbiamo sfruttato la pausa per ricaricarci, ne avevamo bisogno considerato che nell’ultimo periodo abbiamo tirato un po’ il fiato. Non dobbiamo credere che il nostro campionato sia finito, ci sono ancora delle sfide importanti da giocare. Abbiamo un obiettivo da raggiungere come il secondo posto, ci dispiace non aver battuto il Locri prima della sosta ma il loro vantaggio in classifica non è incolmabile. Arrivare dietro al Catania, che sta facendo un campionato a parte, è ancora possibile. Se non ci dovessimo riuscire dobbiamo fare di tutto per salvaguardare il terzo posto, la nostra posizione attuale”.
Il finale di campionato del Sant’Agata parte da Paternò. L’ex attaccante del Trapani, che in granata aveva siglato nove reti, due in meno rispetto a quest’anno, si aspetta un clima caldo: “Giocare certe partite non è mai facile. È vero che nelle ultime giornate affrontiamo squadre con cui abbiamo fatto punti pesanti all’andata, chiudendo il 2022 già in zona playoff, ma adesso saranno gare diverse. Loro cercano punti salvezza, sono terz’ultimi ma la classifica è talmente corta che con un successo potrebbero anche agganciare la zona che gli consentirebbe di evitare i playout, senza dimenticare che ci sarà un fattore campo di cui tener conto. Noi dobbiamo fare quello che ci riesce meglio: esprimere il nostro calcio e riproporre la mentalità che ci ha contraddistinto fino ad ora”.
Francesco Bonfiglio, infine, dice la sua sulla vera forza del Sant’Agata: “Può sembrare retorico ma è vero: la nostra forza è il gruppo e l’essere squadra. Probabilmente abbiamo meno giocatori esperti rispetto ad altre squadre, ma vi posso garantire che per personalità i più giovani non hanno nulla da invidiare a chi ha avuto la fortuna di confrontarsi anche in categorie superiori. I calciatori non sono robot: il momento di calo o di appannamento fisico capita a tutti, ma c’è sempre stato il compagno che faceva lo scatto in più per aiutarti, perché si comprendeva il momento di difficoltà. Più di ogni altra cosa si capiva che lo faceva soprattutto per il Sant’Agata. Abbiamo numeri importanti, non lo neghiamo: insieme a me ci sono altri due giocatori in doppia cifra e ci impegneremo per farci arrivare anche Giorgio Cicirello. Il merito è di tutti: abbiamo dimostrato di essere ottimi elementi e poi il lavoro certosino del mister e di tutto il suo staff ha fatto il resto”.