Sant’Agata, ancora nessuna offerta. Il futuro in serie D è sempre più a rischio

Sant'AgataMincica celebrato dai compagni (foto Calogero Librizzi)

A Sant’Agata un’altra settimana è trascorsa invano. Dopo i primi approcci informali con un gruppo imprenditoriale, ancora nessuna credibile offerta finalizzata ad un cambio di gestione alla guida del club. Senza una decisa inversione di tendenza si va insomma verso la rinuncia alla quarta serie, già prospettata ad inizio mese dall’attuale dirigenza.

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Il Sant’Agata schierato al “Fresina” (foto Calogero Librizzi)

I quattro campionati di D sono stati da incorniciare, con una salvezza nell’anno del Covid, una qualificazione ai playoff e due sesti posti. Quella biancazzurra si è affermata come una realtà consolidata, capace di lanciare allenatori (Giampà, Vanzetto e Facciolo) e giovani di prospettiva (da Frisenna, protagonista a Messina in C, a Vitale, che ha firmato ben 29 gol negli ultimi due anni), grazie alla guida di elementi più esperti, da Cicirello e Calafiore, da Squillace a Mincica.

Dopo l’annuncio di un disimpegno da parte dell’attuale proprietà, la società ha ricevuto soltanto qualche timida richiesta di informazioni, che non ha avuto seguito concreto. Ancora nessun confronto con il sindaco, che dovrebbe incontrare la proprietà nei prossimi giorni. Ai nostri microfoni Bruno Mancuso d’altronde era stato chiaro: “La società e la serie D rappresentano un patrimonio per l’intera comunità. Da anni si porta in giro per tutto il Meridione il nome della città con risultati egregi, fare finire tutto sarebbe un vero peccato”. 

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Il Sant’Agata celebra un gol (foto Calogero Librizzi)

L’Amministrazione dovrà individuare nuovi investitori per consentire a Sant’Agata di essere regolarmente ai nastri di partenza, ma il tempo stringe e la deadline di fine mese non potrà essere sforata. Il titolo d’altronde non si può cedere ad altre province ma soltanto a comuni limitrofi, anche se al momento appare improbabile una soluzione di questo tipo. Se la comunità si confermerà poco attenta, come dimostrano peraltro i pochissimi paganti al “Fresina” nell’ultimo torneo, si concretizzerà la rinuncia definitiva alla quarta serie.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza