Ancora bocche cucite in casa Messina. Nessuna voglia parlare nemmeno dopo l’1-1 maturato al termine del match con il Catanzaro e silenzio stampa, che dura dal post Aversa Normanna, dunque prolungato. Il tecnico ospite Stefano Sanderra, alla seconda panchina con le “aquile”, ha commentato invece così la sfida del San Filippo: “I punti servono sempre ed è stato un pari importante, ottenuto in rimonta su un campo difficile, contro un buon Messina. Siamo migliorati rispetto a domenica scorsa come prestazione, abbiamo creato qualcosa in più in avanti. La ritengo una prova di carattere, dobbiamo essere fiduciosi per il futuro. Nella ripresa siamo leggermente calati, ma dopo l’episodio del rigore siamo stati lucidi e ci abbiamo creduto sino alla fine, trovando l’1-1. La mia squadra ha ampi margini di miglioramento. Abbiamo avuto possesso palla ed intensità fino ad un certo punto, poi ci siamo seduti, commettendo troppi errori, in una gara comunque filata via sempre in equilibrio. Rigione? In occasione del gol è rimasto freddo al momento del tiro, mentre l’episodio del rigore non lo commento, parlano le immagini”.
La sua disamina si sposta quindi sui singoli del Catanzaro. “Barraco ha la capacità di tiro quando arriva ai venticinque metri e con le due punte a far da sponda. Oggi si è fatto trovare pronto come tutti. Abbiamo un parco giocatori molto valido e devo scegliere ogni settimana chi utilizzare. Vacca se elimina qualche leziosismo di troppo salirà di livello. Maiorano lavora per la squadra e da sempre un grande contributo. Ho inserito nel finale Squillace per Di Chiara in quanto ha un buon piede per i cross. Il mercato? Prematuro parlarne, ci sono tre partite prima della sosta”.
Per Sanderra, allenatore della “Primavera” del FC Messina dal 2004 al 2006, è stato un ritorno positivo. “Ho visto un Messina organizzato che ha giocato e concesso poco. Mi è sembrata una squadra in crescita, ben preparata, non sarà facile per nessuno giocare qui. A Messina ho trascorso due anni importanti alla guida della “Primavera”. E’ stato un grande lavoro, anche perché in quel periodo la prima squadra giocava in Serie A, dunque sono tornato con enorme piacere”.