Calcio

San Fratello e Acquedolcese uniscono le forze. Palmeri ripartirà dalla Nebros

San Fratello e Acquedolcese d’ora in poi saranno una cosa sola. Le due società hanno infatti sancito la loro unione lo scorso fine settimana. Un matrimonio geograficamente logico, considerato che fino al 1969 Acquedolci faceva parte del Comune di San Fratello, nonostante l’alluvione del 1922 che costrinse molti sanfratellani ad abbandonare le loro case per popolare il paese in riva al mare.

L’Acquedolcese vuole ripartire dopo una stagione no

Un’affinità e una vicinanza che adesso trovano riscontro anche nel calcio. Il San Fratello nell’ultima stagione ha raggiunto l’ottavo posto nel campionato di Promozione, disputando le proprie gare casalinghe al “Latteri-Scaffidi” di Acquedolci. Proprio questo fattore ha aperto la strada ad un connubio che ha come obiettivo quello di migliorare l’espressione calcistica delle due piccole realtà nebroidee.

Ad Acquedolci ci hanno provato, ma l’unione con la realtà di Rocca di Caprileone sul lungo termine non ha retto. Così l’esperienza del RoccAcquedolcese si è conclusa ufficialmente a fine aprile scorso, con la sconfitta nel playout con la Leonfortese e la conseguente retrocessione in Promozione. Definito il nuovo connubio, adesso si dovrà fare tutto il resto. La nuova società sarà gestita dal duo formato da Massimo Scaffidi e Salvatore Manasseri, mentre nello staff dirigenziale continuerà ad agire sempre Sergio Mezzanotte, coadiuvato dal dirigente Antonio Reale, che nella passata stagione ha anche guidato il San Fratello dalla panchina nelle ultime quattro giornate.

Il tecnico Francesco Palmeri verso la panchina della Nebros

Nei prossimi giorni si fisseranno gli obiettivi in vista della prossima stagione, a partire dal capitolo più spinoso: il ripescaggio. Com’è noto, il regolamento non sembra essere un alleato dell’Acquedolcese, in quanto tende a privilegiare le società uscite sconfitte dai playoff di Promozione. Motivo per il quale ad esempio il Gioiosa nutre più speranze della Messana. È dunque probabile che il prossimo 23 luglio non si presenti alcuna domanda, anche se i colpi di scena non sono esclusi.

Al momento la pista che il nuovo corso preferirebbe seguire sarebbe quella di una stagione di alto profilo in Promozione, con il chiaro intento di ritrovare l’entusiasmo perduto dopo una retrocessione. L’unica certezza riguarda l’allenatore, che non sarà Francesco Palmeri, che ha portato il nome dell’Acquedolcese in Eccellenza ed è stato difeso a spada tratta fino all’ultimo nella scorsa, difficile, stagione. Il tecnico raccoglierà invece il testimone di Pippo Perdicucci alla Nebros.

Antonio Macauda

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