L’espulsione rimediata nella sfida contro la Virtus Francavilla e la pesante squalifica di tre giornate lo hanno costretto a saltare Avellino, Sorrento e Giugliano. Uno stop arrivato proprio nel suo miglior momento. Il terzino destro Giuseppe Salvo, autentica rivelazione in casa Messina, è adesso pronto a tornare in campo: “Avevo trovato una serenità mentale e fisica dopo una serie di partite positive. Personalmente è stato un brutto colpo e credo anche per la squadra, ci tenevo molto a dare il mio contributo”.
Il provvedimento del Giudice Sportivo è apparso decisamente esagerato in rapporto al fallo commesso. Vano pure il ricorso presentato dal club peloritano, la Corte d’Appello non ha concesso alcuno sconto: “Non credo sia stata giusta la scelta delle tre giornate, ma ho dovuto accettarla e aspettare che passassero. Sono state due settimane infinite perchè comunque non vedevo l’ora di scendere in campo. Voglio fare un plauso ai miei compagni che sono riusciti a fare molto bene in queste partite”.
Dopo quasi tre mesi è rientrato a pieno regime Damiano Lia, che ha giocato due gare partendo da titolare. Ora bisognerà duellare per una maglia, a meno di cambi di corsia. “È tornato Damiano, mi fido di lui e cerco di apprendere e ascoltare i suoi consigli. È più grande di me, ha esperienza, posso imparare molto da lui”.
Per un Messina che ha saputo spesso esaltarsi contro le grandi domenica, al “Franco Scoglio”, è atteso il Picerno, secondo in classifica. Salvo e compagni vogliono riprendere la corsa e mettersi alle spalle il beffardo ko contro il Giugliano, maturato anche per alcune discusse decisioni arbitrali, vedi i due rigori negati: “Sicuramente c’è la voglia di rifarsi dopo l’ultima sconfitta. In un percorso di miglioramento ci può stare un passo falso. Se poi ripensiamo agli episodi l’andamento della partita poteva cambiare, però non sono qui per dare giudizi sulla direzione arbitrale. Come Messina siamo pronti a reagire e a dare il massimo per cercare di raggiungere la salvezza e poi magari pensare ad altro”.
