Il derby vissuto da messinese. Giuseppe Salvo è stato impiegato dal 1′ nella gara più attesa ripagando pienamente la fiducia. A qualche giorno di distanza il classe 2003 ha ancora i brividi nel raccontare: “Essendo messinese già giocare il derby contro il Catania è stato un onore, vincerlo e fare una grande prestazione da squadra sono veramente emozioni uniche e indescrivibili”.
Un’altra vittoria fondamentale per risalire in classifica, con la zona salvezza diretta distante adesso un solo punto. Salvo non si è limitato ai compiti difensivi, facendosi apprezzare anche per alcune discese sulla corsia destra. “Non abbiamo passato un momento facile – analizza il giocatore, fotografando la situazione attuale dei giallorossi – però stiamo cercando di tirarci fuori. Dopo il successo con il Monterosi è arrivato una grande vittoria con il Catania, a maggior ragione in un derby. Per quanto riguarda me, penso a dare sempre il massimo quando vengo chiamato in causa dal mister e cerco di fare il meglio per la squadra”.
A Potenza, in un altro delicato scontro diretto, serve adesso continuità per confermare quanto di buono visto negli ultimi 180′: “Abbiamo conquistato sei punti che ci fanno respirare, ma sappiamo che il campionato è lungo e c’è da lavorare e migliorare. Adesso ci restano le ultime due gare del girone d’andata, dove cercheremo di fare più punti possibili per tirarci fuori da questa situazione e puntare ad una salvezza tranquilla”.
Ex di Sestri Levante (dove era compagno di Marco Firenze) e Sancataldese, nella scorsa stagione il difensore era arrivato a gennaio, non trovando però spazio. Sin dal ritiro estivo in Sila e dalla prime amichevoli Modica ha invece voluto scommettere su di lui: “L’anno scorso non ho trovato molto spazio, è vero, devo ringraziare il mister Modica e il direttore Roma che mi hanno voluto. Io dò sempre il massimo e mi faccio trovare pronto”.
Gli occhi di Salvo, intanto, continuano a brillare ripensando alla serata vissuta sabato: “Giocare nel Messina e vincere il derby da messinese, per me che sono cresciuto nei settori giovanili di Messina e Camaro, trovarmi al “Franco Scoglio” davanti a tifosi, compagni e parenti, è stata chiaramente un grande emozione oltre che un onore”.
