Si è ristabilito in fretta dall’infortunio e Re Artù Di Napoli può contare adesso su una freccia in più nel proprio arco. Per il giovane Francesco Paolo Salvemini, rimasto in panchina contro il Matera dopo lo spezzone di gara giocato nel recupero con l’Ischia, non è una settimana come tutte le altre. La gara con l’attuale capolista del girone C è infatti dall’inizio della sua avventura con il Messina l’appuntamento cerchiato in rosso nel calendario. Il 25 settembre 1996 Andria ha dato i natali all’attaccante che alla città ed al club nel quale ha mosso i primi passi è rimasto particolarmente legato.
Prima di trasferirsi alla Ternana, società che lo ha girato in prestito ai giallorossi, Salvemini è esploso proprio negli Allievi Nazionali dei biancazzurri, firmando ben 14 reti in 23 gare, prima di esordire con la maglia della prima squadra nella vecchia Prima Divisione. “Quello di sabato sarà senza dubbio per me una partita particolare. Ad Andria sono nato e cresciuto calcisticamente. Se adesso mi trovo a giocare in una piazza come Messina a giocarmi una maglia da titolare è di sicuro grazie a quello che ho fatto nelle stagioni in biancazzurro. Sarà bello ritornare al “Degli Ulivi”, anche perché c’è un pubblico davvero splendido”.
In comune tra Andria e Messina c’è l’avvio di stagione col botto. I ventidue punti in due rendono il prossimo match il più interessante della settima giornata. Primato in classifica per i biancazzurri, mentre la formazione allenata da Di Napoli, ancora imbattuta, si trova due lunghezze dietro. “La squadra sta girando nel migliore dei modi – aggiunge Salvemini – e sin qui abbiamo dimostrato di riuscire ad interpretare bene il campionato. Vogliamo proseguire così e per preparare la sfida alla prima della classe ci siamo allenati a fondo in settimana”.
Tavares e Cocuzza hanno finora rubato la scena con tre reti a testa, siglando di fatto tutte e sei le marcature dei giallorossi. Salvemini è comunque voglioso di ritagliarsi il suo spazio, forte di una certa duttilità dal punto di vista tattico: “Sono pronto a dare il massimo, indipendentemente dal ruolo nel quale il mister dovesse decidere di utilizzarmi. Posso agire sia da esterno che da centrale, dunque non ho nessun problema a variare posizione sul fronte offensivo”.