Con il Ragusa ormai certo dell’approdo in D, Igea e Jonica si contenderanno il secondo posto fino al termine. I barcellonesi saranno di scena sul campo del Carlentini sesto, mentre a Santa Teresa di Riva la formazione allenata da Michele Campo ospiterà il Siracusa quarto. Incroci delicati, con la Jonica costretta a vincere per mantenere le attuali due lunghezze di margine e l’Igea che confida ancora in un sorpasso in extremis, per assicurarsi il vantaggio del fattore campo nella finale playoff e del possibile pareggio al termine dei tempi supplementari.
Il Siracusa ha già battuto l’Igea, nel match che è anche costato la panchina ad Alizzi. Il presidente della Jonica Mimmo Saglimbene è quindi consapevole delle insidie della sfida: “Loro hanno corretto in corsa l’organico e vorranno probabilmente rifarsi della sconfitta dell’andata, quando potevano riportarsi a -4 da noi e finirono invece a -10. Sono una squadra validissima, che è al completo: sarà un duro test. Noi vorremmo giocare il playoff in casa ma per farlo dovremo batterli. Il mister schiererà la formazione migliore per provarci fino alla fine, anche se abbiamo qualche diffidato ed è un rischio schierarli”.
A conclusione della stagione regolare è inevitabile qualche bilancio: “Il Ragusa ha meritato la promozione e non a caso chiude imbattuto. L’Igea era probabilmente la squadra più forte del campionato. Il Taormina? Ha investito tanto e ha deluso un po’. Forse ha pagato anche i cambiamenti di organico e in panchina”.
Tornando all’ultimo match del “D’Alcontres”, in una nota stampa l’Igea ha contestato duramente i tre turni di squalifica inflitti al difensore Riccardo Cassaro e la mancata assegnazione di almeno un altro penalty, dopo quello trasformato dal centrocampista Roberto Assenzio in avvio di gara. Non è la prima volta che i barcellonesi lamentano presunti torti arbitrali.
Anche la Jonica si sente comunque penalizzata e sull’argomento torna anche Saglimbene: “Ci sono stati sicuramente degli episodi discutibili. Sullo 0-0 ci hanno annullato una rete apparsa regolare, anche se il direttore di gara ha fischiato prima che il pallone entrasse. C’è stato un contrasto tra due giocatori in area ma non si ravvisavano irregolarità da parte di Aquino. Il calcio di rigore assegnato all’Igea è stato originato da un fallo iniziato fuori area, con Sowe che poi è caduto in area. Hanno contestato l’espulsione ma la gomitata è stata sferrata accanto al guardalinee, che quindi è intervenuto. Ritengo che al di là delle polemiche abbiamo strameritato il pareggio”.