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Saffioti: “Vogliamo ottenere il massimo dal gruppo. Ma il fisico non è tutto”

Dopo quasi tre settimane di ritiro, il Messina ha tirato il fiato almeno a Ferragosto. Da venerdì si torna al lavoro in riva allo Stretto, in vista della sfida esterna con il Marina di Ragusa. In Toscana ha rivestito un ruolo fondamentale il preparatore atletico Giovanni Saffioti, che con l’ufficio stampa del club ha stilato un bilancio della prima fase della preparazione.

“Siamo soddisfatti per quanto fatto finora – ha esordito -. Abbiamo effettuato dei test sulla frequenza cardiaca e impostato i carichi di lavoro tenendo conto del fatto che il gruppo non era omogeneo, con tanti ragazzi al primo vero ritiro in carriera, che comunque hanno risposto bene. Con le corde elastiche abbiamo lavorato sulla forza muscolare, in particolare degli arti inferiori. Ma le chiacchiere le porta via il vento e sarà il campo a dare i suoi responsi”.

Giovanni Saffioti
Il preparatore atletico dell’Acr Messina Giovanni Saffioti (foto Nino La Macchia)

Il turno preliminare di Coppa Italia, dal quale l’Acr un po’ a sorpresa non è stato esentato nonostante la finale del maggio scorso a Latina, impone un esordio con due settimane di anticipo rispetto alle previsioni iniziali. Saffioti non si fascia la testa: “Ci faremo trovare pronti fin dall’inizio. Con fatica e sacrificio si può andare lontano e si possono centrare obiettivi importanti. Vogliamo ottenere il massimo da questo gruppo. Ma la prima e l’ultima partita hanno lo stesso valore: assegnano entrambe tre punti”. 

Il direttore sportivo Antonio Obbedio e il tecnico Michele Cazzarò hanno voluto una squadra possente, soprattutto nei ruoli chiave, dalla difesa all’attacco: “È stato costruito un gruppo con tanti centimetri, in linea con quanto avviene ormai nel calcio, in tutte le formazioni di vertice. Ma ovviamente al fattore fisico si aggiungono quelli tecnico-tattico e il valore dell’avversario. La prestazione dipende quindi da tanti fattori differenti e non esclusivamente da come sei impostato”. 

Giovanni Saffioti
Il preparatore atletico Giovanni Saffioti ha imposto da subito ritmi serrati (foto Giovanni Isolino)

Ai nostri microfoni, Saffioti aveva spiegato perché per la prima volta ha deciso di scendere tra i Dilettanti: “Ho scelto Messina perché per esigenze familiari dovevo avvicinarmi a casa e il progetto che mi ha prospettato il direttore Obbedio mi ha convinto. L’ho sposato con serenità ed entusiasmo ed ora mi trovo in una piazza molto importante”. 

Quattro le tappe significative della sua carriera, che per tre lustri lo ha visto protagonista sulla sponda opposta dello Stretto: “Ogni esperienza ti fa crescere ma è la Reggina del presidente Foti che in quindici anni mi ha formato come uomo e professionista. Con mister Breda sono stato a Vicenza e Salerno, dove abbiamo perso la finale per la B con il Verona. Con l’Albinoleffe invece abbiamo centrato per due anni consecutivi i playoff, imprimendo una svolta a un club reduce da alcune stagioni negative”. 

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