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Ryan Bucci torna a Barcellona: “Guiderò i giovani. La carriera non è eterna”

L’asso di Smithtown ritorna nella città del Longano dopo il quadriennio speso tra il 2009 e il 2013, quando toccò l’apice col neonato Basket Barcellona, sfiorando la massima serie. Parliamo di Ryan Bucci, uno dei capitani più amati dal popolo giallorosso, che adesso si è tuffato in un nuovo progetto targato Orsa Barcellona con una missione completamente diversa, dedicata principalmente ai giovani. L’estroso giocatore si è raccontato ai nostri microfoni.

Orsa Barcellona
Ryan Bucci in amichevole con l’Orsa Barcellona

“La mia è stata una scelta principalmente di vita e anche di basket perché il progetto che l’Orsa Barcellona mi ha proposto non riguarda aspetti esclusivamente inerenti al campo di gioco. Prendere questa decisione a quarant’anni, dopo gli ultimi quattro nel corso dei quali mi sono stabilito in America, rappresenta per me una sfida anche fisica, ma lo volevo fare per poter essere una guida per questi giovani”. 

Torna in provincia di Messina nell’anno in cui viene finalmente varata la C Gold, un gradino sopra la “vecchia” C Silver: “Non ho seguito tutte le categorie cestistiche italiane perché ero molto impegnato al di là dell’Oceano ma ho appreso della nascita di questa categoria che dà la possibilità di salire direttamente in serie B. Anche se credo che questo non sia l’obiettivo di partenza della società, noi puntiamo a crescere gara dopo gara e poi a vincere: d’altronde è quello a cui tendono tutti”.

Orsa Barcellona
Ryan Bucci in conferenza stampa (foto Lo Giudice)

Oltre all’impegno con la prima squadra, Bucci sarà impegnato anche con il minibasket: “Sarà difficile ma ciò che conta di più è la crescita dei ragazzi dentro e fuori dal campo. Sono contento di sposare questo progetto. Noto una mentalità inclusiva da parte della dirigenza, allenerò i giovani, anche quelli della fascia tra i nove e dieci anni. Stavo facendo lo stesso anche negli Stati Uniti, per cui potrò sfruttare la mia esperienza. È molto stimolante, il basket sappiamo quanto sia importante ma conta anche quello che c’è fuori dal campo”.

L’italo-statunitense, che vanta 138 presenze con 1677 punti realizzati con la maglia di Barcellona, sottolinea l’importanza di guardare anche a ciò che accadrà dopo il ritiro dal basket giocato per tanti atleti: “Vogliamo garantire una sostenibilità per tutti i giocatori anche dopo la carriera. Personalmente a fine professione, quando è arrivato quel momento, non ero ancora pronto a smettere. Ora l’ho capito e metabolizzato, ho allestito anche una piattaforma finalizzata ad aiutare i giocatori in questa transizione da saper gestire fine carriera. A breve potrò dare maggiori dettagli. La pandemia oltre che sanitaria è stata mentale. Ancora oggi l’avvertiamo ma dobbiamo essere bravi a uscirne più forti. Saper coniugare le due cose insieme è la ricetta da perseguire”.

Barcellona
Ryan Bucci è stato idolo di Barcellona

E sui social è direttamente il capitano e simbolo della nuova campagna abbonamenti dell’Orsa a scrivere un messaggio inequivocabile sugli stimoli che sta provando: “L’entusiasmo dietro questo nuovo progetto si fa sentire ogni giorno di più. Il nostro coinvolgimento è fondamentale per la crescita. Quando ti coinvolgi, ti evolvi. Chiamo tutta Barcellona ad ascoltare e a partecipare. Solo con la collaborazione si può fare qualcosa di speciale. È arrivato il momento di ricreare l’atmosfera magica che conosciamo e meritiamo del PalAlberti. È il momento di abbonarvi, diamo un sostegno a un progetto che mette in luce il benessere dei bambini e delle famiglie. Vi aspetto al palazzetto”.

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