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Ruggeri: “Con Famulari sintonia totale. La Jonica si è sbloccata mentalmente”

Esame di maturità per la Jonica, pronta ad affrontare la complicata trasferta di Gela con la voglia di continuare uno straordinario periodo. I numeri sono tutti dalla parte dei ragazzi di mister Famulari, reduci da ben quattro successi consecutivi, che diventano addirittura cinque nelle ultime sei gare tra il 2023 e il 2024. Un trend a dir poco positivo, che ha permesso ai giallorossi di raddrizzare una classifica che si stava facendo deficitaria.

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Le indicazioni di Ruggeri a Morello (foto Giuseppe Zanghì)

Il cambio in panchina operato a fine novembre ha responsabilizzato ulteriormente un gruppo composto da buoni giocatori, che con i successi agguantati all’ultimo istante contro Atletico Catania e Messana hanno dato la sterzata decisiva alla stagione. Il rotondo successo interno per 4-0 contro il Santa Croce nell’ultimo turno ha ulteriormente proiettato la Jonica a ridosso della zona playoff, prospettiva che al momento non viene presa in considerazione, almeno fino a quando la permanenza non diverrà una solida realtà. L’allenatore in seconda dei giallorossi, Giovanni Ruggeri, non fa voli pindarici, l’obiettivo è quello di raggiungere quanto prima la quota salvezza.

Affronteremo un avversario tosto, con tanti giocatori forti e di categoria. Noi siamo in un buon momento, le ultime vittorie ci hanno trasmesso maggiore serenità e adesso la squadra si allena con la testa più sgombra. Però non dobbiamo commettere l’errore di rilassarci, credo che per metterci al sicuro ci vorranno ancora cinque o sette punti. Speriamo di conquistarli nel più breve tempo possibile, in modo tale di poter giocare con meno pressioni e toglierci pure qualche altra soddisfazione”. 

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Nicolas Musso si appresta a tirare (foto Giuseppe Zanghì)

Ruggeri ha iniziato la stagione come direttore tecnico del settore giovanile, ma con la promozione di Famulari alla guida della prima squadra è arrivata la proposta di fargli da secondo: “Ad Enzo mi legano trent’anni di amicizia e stima reciproca. Quando gli è stata prospettata l’idea di diventare primo allenatore, lui ha subito pensato a me come suo vice: di questo sono molto orgoglioso e non posso che ringraziarlo. Al di la dell’aspetto umano, abbiamo la stessa idea di calcio, siamo in piena sintonia su ogni cosa, dalla formazione da mandare in campo fino al tipo di preparazione da sostenere nell’arco della settimana”. 

Decisiva la sinergia con gli altri componenti dello staff tecnico: “C’è un bel clima, c’è anche fiducia e sintonia con gli altri due componenti dello staff che sono il preparatore dei portieri Allegra e il preparatore atletico Morabito. Quando ho accettato sapevo di non compiere un salto nel buio perché conoscevo bene gli altri componenti dello staff e il modo di fare calcio all’interno della prima squadra. Questo è un gruppo sano, tecnicamente valido, che non valeva la classifica che aveva e doveva soltanto dimostrarlo”.

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L’allenatore in seconda della Jonica Giovanni Ruggeri (foto Giuseppe Zanghì)

Lo shock rappresentato dalla rivoluzione tecnica di fine novembre ha responsabilizzato la squadra: “Abbiamo cercato di curare l’aspetto mentale dei ragazzi più che quello tecnico e tattico. Fino a quel momento la squadra aveva offerto buone prestazioni, riusciva a creare diverse occasioni da gol ma non a concretizzarle. Purtroppo nel calcio quando i risultati non vanno a pagare è sempre l’allenatore. Spesso questo responsabilizza maggiormente i giocatori e credo sia quello che è avvenuto anche nel nostro caso. Tutti hanno iniziato a dare qualcosa in più, sia durante la settimana che in partita”.

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