Il nuovo tecnico del Foggia Delio Rossi ha bagnato il suo esordio con un successo: “Fino a quattro giorni fa ero altrove e stavo pensando di aprire la casa al mare. Il Foggia mi ha chiamato, ho diretto soltanto due allenamenti, venerdì e sabato la rifinitura. Ho detto che la partita avrebbe fotografato gli aspetti su cui avrei dovuto lavorare. Ho chiesto ai giocatori di giocare come sapevano”.
L’esperto tecnico ex Fiorentina ha poi analizzato l’andamento di una sfida in cui i pugliesi hanno avuto il torto di sprecare alcuni contropiedi: “Nel primo tempo meritavamo anche il secondo gol. Il Messina si deve salvare e con le sue armi ha messo tanti palloni in mezzo. Bastava un rimpallo sull’ultima punizione e avrebbe potuto pareggiarla. Noi siamo calati fisicamente. Sono contento per i ragazzi, io c’entro poco con questa vittoria. Dà morale e posso lavorare meglio adesso”.
Il Foggia ha agganciato il Picerno al quarto posto e proverà a consolidare ulteriormente il suo piazzamento playoff: “È meglio vincere che perdere e più in alto arriviamo meglio sarà. Ma dobbiamo migliorare, non abbiamo risolto tutti i nostri problemi. C’è grande disponibilità dei ragazzi ma io non sono Padre Pio e non faccio miracoli. Sono tornato a Foggia, dove ho iniziato, perché sono legato ad una città e una terra che mi ha dato tanto”.
Rossi è il quinto tecnico rossonero del torneo, dopo le brevi gestioni Boscaglia, Gentile e Somma, inframezzate dalla più lunga permanenza di Gallo, e guarda con ambizione al finale di torneo: “Mi hanno chiesto la disponibilità e l’ho data. Se fosse stata un’altra squadra non l’avrei fatto. Mi interessa cosa faremo in futuro e non il passato. Darò il massimo possibile per questi colori. Tutti i grandi viaggi iniziano con un passo, la gente e la società meritano di tornare dove gli compete. Dobbiamo essere umili per uscire dall’inferno della C: ci proveremo quest’anno o altrimenti l’anno prossimo, con me o un altro tecnico”.