Con la maglia del Messina ha firmato fin qui una rete, all’esordio contro la Palmese, e un assist, peraltro decisivo, contro il San Tommaso, per il compagno di squadra Crucitti, a segno da cinque giornate consecutive. L’attaccante campano Mattia Rossetti, che si è anche procurato un paio di rigori, è una delle armi messe a disposizione del tecnico Karel Zeman: “Con il mister e i ragazzi ho un ottimo rapporto. Sono contento di come mi sono inserito e sto dando il massimo per migliorare. Anche se immaginavo e speravo di segnare di più”.
Il -6 dal quinto posto è ancora recuperabile, se l’Acr riuscirà a cambiare marcia e potrà così approfittare degli scontri diretti che vedranno impegnate le formazioni che la precedono in classifica. “Ci crediamo nei play-off. Faremo il possibile per arrivarci, partita dopo partita, senza pensare a chi ci sta davanti. L’obiettivo personale? Per scaramanzia non dico nulla. Spero di centrare uno dei primi cinque posti”.
Il calendario potrebbe essere un alleato, dal momento che otto delle tredici partite restanti i peloritani le giocheranno sul loro terreno: “Ci dà una carica e una mano in più, sul campo che conosciamo meglio. La società è con noi, ha fatto tanto sul mercato, con molti innesti per migliorare la rosa. Adesso dobbiamo ripagarla. Ai tifosi dico soltanto di venire allo stadio ed esultare con noi”.
Ed a proposito di acquisti, gli ultimi innesti sembrano avere innalzano notevolmente la qualità dell’organico: “Arcidiacono ha grandi numeri, qualità e velocità. Ci può dare una grande mano. Emiliano mette la sua grande esperienza al servizio della squadra ed è una grande persona”. Anche il modulo soddisfa Rossetti: “Gioco con il 4-3-3 da quando ho tredici anni. Soltanto in qualche partita mi è capitato di cambiarlo. Mi trovo bene così”.
L’approdo in riva allo Stretto dopo una lunga militanza nel Catania: “È stata la mia seconda casa. Ci sono arrivato a 14 anni e sono andato via qualche mese fa. Rimane nel cuore ma adesso sono concentrato su Messina. La Leonzio? L’anno scorso ho trovato una certa continuità, con una ventina di presenze, prima di fermarmi per infortunio”.
Con il Marina di Ragusa, l’Acr vuole recuperare i due punti lasciati a Castrovillari: “Per quello che abbiamo creato e potevamo fare abbiamo raccolto poco. Concretizziamo poche occasioni e ci complichiamo la vita da sola, mancando nell’ultimo passaggio o nel tiro in porta. Peccato anche per il rigore fallito. Una maledizione, perché era capitato anche a me a Giugliano”.