Massimiliano Rosolino premia un'atleta del Piskeo
Che il “Trofeo Piskeo-Memorial Mirko Laganà” di nuoto sia divenuto negli anni un appuntamento di spicco lo testimoniano i grandi numeri in termini di iscritti, la risposta di pubblico e anche gli ospiti d’eccezione che si sono susseguiti in queste undici edizioni. Sabato è stata la volta di Massimiliano Rosolino. L’ex nuotatore partenopeo, legato al direttore tecnico dell’evento Maurizio Coconi, il quale è stato suo allenatore per tanti anni, ha effettuato una gradita visita alla Cittadella Universitaria Sportiva dell’Annunziata. Comprensibile la gioia degli atleti nell’essere premiati o poter posare per una foto ricordo con uno dei loro idoli. “E’ sempre bello vedere tanto entusiasmo tra i giovani” ha detto Rosolino. “Siamo a fine stagione, con la chiusura delle scuole ormai imminente, i ragazzi sono dunque maggiormente liberi e si svolgono più gare. In ogni prova ciascuno cerca di fare del proprio meglio, sia a livello individuale che nella staffetta. Ci sono passato anch’io e mi ricordo che quando arrivava l’estate potevo dedicarmi esclusivamente al nuoto”.
Al campione olimpico di Sydney nel 2000 e mondiale a Fukuoka nel 2001 nei 200 metri misti, oltre che vincitore di sette ori agli Europei e di altre prestigiose medaglie, abbiamo chiesto un’analisi dello stato attuale del nuoto italiano. “Negli ultimi 20 anni abbiamo avuto sempre questo tipo di risultati, tranne qualche eccezione, dunque ritengo che la situazione sia piuttosto stabile. Nel 2000, a Sidney, si raggiunse il picco massimo con i tre ori olimpici, mentre Londra 2012 ha purtroppo rappresentato il punto più basso. Oggi Paltrinieri è l’unico che tra gli Assoluti può fare la differenza. Poi abbiamo la Castiglioni e tanti dorsisti che stanno disputando ottime gare su velocità e mezzofondo, tra questi Rivolta. La 4×200 femminile offre segnali di solidità, ma anche la 4×100 maschile si è ripresa, con Orsi, Dotto, Magnini e un Santucci in grande spolvero. In chiave Mondiale e Olimpiade bisogna mantenere, però, i piedi per terra”.
Il pensiero finale di Rosolino va inevitabilmente ad Annarita Sidoti, scomparsa qualche giorno fa per un male incurabile. Un grande lutto per il mondo dello sport italiano. Con la marciatrice di Gioiosa Marea l’ex nuotatore ha condiviso l’esperienza dei Giochi di Atlanta 1996 e Sidney 2000. “Non conoscevo Annarita direttamente, ma ho seguito nel corso della sua carriera questo scricciolo che ha conquistato la vetta del mondo. Sapere che è venuta a mancare una madre di tre bambini fa paura. Bisogna capire che la vita va presa per quella che è”.
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