Il tempo dei complimenti è finito, adesso servono i gol e i punti. L’impatto con l’Eccellenza è stato più traumatico del previsto per la matricola Rosmarino. Parlare di crisi dopo appena tre partite risulta quantomeno azzardato, ma il numero zero alla casella dei gol segnati finora in gare ufficiali è senza dubbio il primo aspetto da correggere.
Che sia chiaro. I ragazzi del mister-presidente Biagio Tomasi non hanno mai sfigurato, giocandosela alla pari anche domenica scorsa al “Fresina” contro il più quotato Milazzo, ma i complimenti non portano punti, così serve un’inversione di rotta. Il calendario mette all’orizzonte sfide difficili ma non impossibili, considerate le due trasferte consecutive in casa dell’Aci Sant’Antonio e del Mazzarrone e poi lo scontro diretto casalingo contro il Gioiosa, altra matricola messinese del campionato.
Ad analizzare il momento del Rosmarino è il direttore sportivo Federico Castrovinci: “L’impatto con una categoria nuova come l’Eccellenza è stato per noi più difficile del previsto. Avevamo messo in conto alcune situazioni ma immaginarle è un conto e viverle è un altro. Siamo una matricola, veniamo da un doppio salto dalla Prima Categoria e devo dire che il passaggio dalla Promozione all’Eccellenza è molto ampio. Com’è nostra abitudine ci siamo mossi subito dopo la fine della scorsa stagione per allestire la rosa nel più breve tempo possibile, abbiamo cambiato la filosofia degli ultimi anni, in cui ci eravamo affidati a giocatori esperti, allestendo una rosa giovane con qualche ritocco d’esperienza. Dopo tutto non possiamo dimenticare che il nostro è un budget per una squadra che rappresenta una comunità di ottocento abitanti e che per la prima volta nella sua storia si sta ritrovando ad affrontare un campionato di quinta serie”.
Castrovinci si affida alle prestazioni espresse dal Rosmarino sin qui, convito che i gol arriveranno e con loro anche i punti: “Credo che contro la Leonfortese meritassimo di vincere. Abbiamo creato tanto e purtroppo ci è mancato il guizzo giusto che serve per sbloccare le partite. Contro il Milazzo abbiamo giocato per tre volte in un mese, due in Coppa e poi in campionato, venendo sconfitti sempre di misura. In tutte e tre le occasioni siamo usciti tra i complimenti degli avversari. Parliamo di una squadra che è costruita per giocare una stagione di vertice nella categoria, ma questo ormai non ci deve bastare più. Non so cosa ci sia mancato per segnare o comunque credo che sia un insieme di fattori unito all’immancabile sfortuna che può capitare nel calcio, ma non è eterna e ti abbandona dal momento in cui ti impegni per scongiurarla. ”.
Il calendario pone sulla strada del Rosmarino tre scontri diretti: “Abbiamo definito l’arrivo dell’esterno offensivo mancino Paolo Mondino, che ci potrà dare una mano da qui in avanti. Credo che il tempo delle buone prestazioni fini a se stesse sia finito. Chi gioca bene fa strada ma ora bisogna raccogliere punti per evitare di ritrovarci tra venti giorni con una brutta classifica. Nulla è irreparabile o irrimediabilmente compromesso, ma portare a casa cinque punti nelle prossime tre partite sarebbe importante anche perché poi il calendario ci mette davanti sfide proibitive”.