Dopo sei mesi avari di soddisfazioni nella Spal, il ritorno a Messina di Marco Rosafio è stato decisivo, sia a livello personale, con l’attaccante che ha trovato la sua prima marcatura in biancoscudato a Torre del Greco, che ai fini della manovra, con il passaggio al 4-2-3-1 che ha rivitalizzato anche Emmausso, Zunno e Luciani.
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“È stata sicuramente una partita bella e intensa. La Turris ha fatto meglio nel primo tempo, noi siamo usciti nella ripresa. Io sono arrivato da poco tempo, da circa un mese. Ho notato subito questa caratteristica: la squadra non molla mai e ci crede anche quando la partita sta andando male. Dopo il 2-1 era difficile ma i compagni mi hanno trasmesso la fiducia necessaria e siamo riusciti a riacciaffarla”.
Dopo le due reti con la Spal, realizzate contro Sestri Levante e Ancona, Rosafio ha interrotto un digiuno stagionale che durava da due mesi: “Quando un attaccante vede lo spazio necessario ci prova e calcia. Sul gol mi è andata bene questa volta, mentre la settimana scorsa era stato il contrario. Sono contento perchè avevo bisogno anche io di sbloccarmi”. Per l’ex Cittadella la chiave restano comunque i ritmi, come ha ribadito in sala stampa.
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“Il mister nell’intervallo ci ha detto che stavamo giocando sotto ritmo, senza muovere bene la palla come avevamo fatto nelle partite precedenti. Ha visto troppi tocchi e giocate individuali. Le gare che abbiamo giocato meglio nel mese di gennaio sono state caratterizzate invece da palleggio veloce, appoggi e movimenti nello spazio, attacchi in profondità. Bisogna fare tutto in velocità, se ci adagiamo diventiamo una squadra normale, che non propone il suo calcio migliore”.