Con il tecnico Giacomo Modica leggermente indisposto, a presentare il derby di Catania è il direttore sportivo del Messina Domenico Roma: “Il mister non è potuto essere presente per un’indisposizione fisica. Ha diretto l’allenamento e poi è andato a fare degli accertamenti, ma nulla di preoccupante. È stata una settimana particolare, in vista di un match importante che ci dirà chi siamo anche in termini di consapevolezza. La proprietà ci è stata vicina, come i tifosi, che ringrazio. Purtroppo per loro la partita è vietata”.
Gli etnei, dopo la vittoria della Coppa Italia, non vogliono perdere il bonus play-off e non hanno nascosto che per loro è la gara dell’anno: “Hanno detto che è la più importante ma vale tre punti come le altre. Chiaramente è differente ma non la caricherei eccessivamente. Il pubblico è uno stimolo per chi scende in campo davanti a quasi 21mila spettatori. Il mio auspicio è che sia un derby all’insegna della correttezza, che valorizzi e dia lustro a tutta la Sicilia. In campo sarà difficile e l’atmosfera magari rude, come sempre nei derby”.
Un Messina avanti cinque punti rispetto ai rossazzurri era impronosticabile in estate: “Nessuno si immaginava il Catania in quella posizione di classifica. Stare davanti a loro era inimaginabile anche se ci speravamo in cuor nostro. Siamo felici ma non abbiamo ancora ottenuto nulla di definitivo e concreto. Dobbiamo cercare di ottenere più punti possibili nelle ultime tre gare, vedremo cosa verrà dopo”.
Gli etnei sulla carta hanno maggiore esperienza: “Ci sono calciatori all’interno della rosa che hanno giocato tante gare importanti. C’è chi ha 300 presenze in C, chi ha esordito in A e B. Hanno gli attributi per affrontarla, poi ovviamente si può anche giocare male. In settimana si è visto in allenamento. Il gruppo è pronto e unito, anche chi non trova spazio. Ci saranno cinque sostituzioni che possono incidere in corsa”.
Ci saranno anche Lia e Ortisi, anche se non al top: “Ci sono stati problemi fisici per vari calciatori ma sono tutti convocabili. Il Monterosi ha chiuso un cerchio, la nostra risalita è iniziata proprio sul loro campo. Abbiamo quasi ipotecato matematicamente la salvezza. Era difficile da affrontare perchè anche loro hanno rincorso e si giocavano tanto. Siamo competitivi ma venivamo da una delle più brutte prove dell’anno a Castellammare“.
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