Il Messina ha chiuso il suo mercato invernale senza rivoluzioni, con sei innesti mirati e sei partenze. Il direttore sportivo Domenico Roma traccia un primo bilancio, spiegando prima di tutto le uscite. “Sono soddisfatto, abbiamo lavorato in modo mirato. Abbiamo salutato De Matteis, che non aveva esordito, Tropea, Darini e Zammit, che erano gli elementi con meno minutaggio, Buffa, che purtroppo è stato condizionato dagli infortuni, e Ferrara, che non era considerato la prima scelta nel ruolo dal mister”.
Tra i volti nuovi, Rosafio ha già avuto un impatto notevole, in attesa del recupero della forma migliore da parte di Civilleri, che può dare importante fisicità in mezzo al campo. Il clib ha deciso di puntare su under vogliosi di affermarsi (come Piana, Zona e Signorile) mentre Dumbravanu è il profilo più sorprendente in un ruolo che aveva necessità di un’alternativa di qualità.
“Rosafio si è già presentato a dovere, Civilleri era stato inseguito a lungo dal Messina. Piana dovrà esordire ma ce lo aspettavamo, era una possibilità che si è presentata subito. Signorile e Zona vogliono conquistarsi spazio, mentre in difesa abbiamo deciso di puntare su Dumbravanu, che essendo straniero non concorre al minutaggio, pur avendo valutato come alternative giocatori che magari nel curriculum avevano più presenze all’attivo in C. Sarà il campo ad esprimersi e a dire se abbiamo avuto ragione o torto”.
Il giocatore più corteggiato in casa Messina è stato il terzino Giuseppe Salvo, che però al momento è stato blindato: “Non è mai stata un’ipotesi la sua partenza nel corso di questo mercato. Se anche si fosse trovato un accordo con un eventuale acquirente sarebbe comunque rimasto fino a giugno, era la nostra prima condizione. Ne abbiamo parlato con Catanzaro e Venezia ma anche con altre squadre. Molti calciatori hanno avuto richieste e questo non mi sorprende, ci manca qualche punto in classifica rispetto a quanto espresso sul campo”.
Dagli svincolati il Messina ha pescato poco nell’ultimo biennio, trovando il contributo rilevante di Piovaccari e un innesto decisamente meno fortunato con Ngombo. Roma non esclude nulla in merito: “I nostri 24 elementi in lista sono questi ma uno sguardo al mercato degli svincolati si dà, è un obbligo per qualsiasi società. Questo non significa che arriveranno sicuramente altri calciatori ma è giusto farlo”.
La Virtus Francavilla è la squadra che si è mossa di più dopo il Catania, con ben dieci innesti, che hanno ridisegnato la difesa (dal portiere Branduani al terzino Ingrosso fino ai centrali Gasbarro e Dutu) e dato alternative a centrocampo (Laaribi) e soprattutto in attacco (Neglia e Contini), dove Artistico e Polidori hanno comunque realizzato ben 15 reti in due.
Una squadra rivoluzionata e temibile, come ammette anche Roma: “È paradossalemnte la partita più insidiosa di questa porzione di campionato. Servirà il migliore Messina, che abbiamo ammirato a Caserta, ma che ha fatto benissimo anche con il Taranto e a Torre del Greco”.