Il direttore sportivo Domenico Roma è consapevole di dovere scalare una montagna. Il suo Messina riparte dal terzultimo posto e con una rosa da ricostruire: “Sono felice di essere tornato e ritrovare volti conosciuti. L’unica medicina che conosco è il lavoro e qui ne occorre tanto. La situazione non è delle migliori. Tutti insieme, come società, staff tecnico e squadra, ma anche con tifosi e stampa, dobbiamo dare qualcosa in più. C’è un bene superiore, supremo, la categoria da salvare. La biancoscudata merita la serie C per poi progressivamente sognare qualcosa di più importante per questa piazza”.
Una corsa salvezza in salita e tante annate complicate alle spalle rendono più difficile convincere i potenziali acquisti: “L’ambiente è depresso per la classifica e le vicissitudini vissute tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Non è sempre facile migliorare e in questo momento Messina è poco appetibile per quanto accaduto negli ultimi mesi. Chi viene qua sa qual è la condizione e deve fare qualcosa di importante, che potrebbe però giovargli in futuro. Non prenderemo svincolati, anche se qualche eccezione è possibile, magari perchè li conosciamo bene. Cerchiamo anche atleti già pronti, a cui magari manca soltanto il ritmo partita, o che hanno già giocato molto. Qualcuno dovrebbe arrivare a strettissimo giro perchè ci stiamo già lavorando da qualche giorno”.
Appurato il ritorno del difensore moldavo Daniel Dumbravanu, la priorità è sciogliere il nodo legato all’attaccante Gennaro Anatriello, che non sarebbe seguito soltanto da Trapani e Avellino: “È inutile fare previsioni o dare percentuali. È un calciatore di proprietà del Bologna, in prestito al Messina, che ne determina il suo futuro. È un bravissimo ragazzo che ha fatto tanto e con cui mi sono confrontato. Ha offerte da tante società, alcune fin qui non emerse sulla stampa. Ci sono i margini per andare a riconfermarlo ma la volontà del ragazzo sarà determinante. Attendiamo sviluppi già nel pomeriggio. Chi non vuole rimanere non lo tratterremo. Siamo terzultimi ma siamo comunque il Messina, non deve passare un messaggio differente”.