Uno sfogo durissimo. Dopo l’inizio promettente con il gol di Samake, il Roccella è stato travolto al “Franco Scoglio” per 5-1. Il direttore sportivo Francesco Curtale aveva messo in preventivo la sconfitta contro la capolista ma non ha affatto gradito l’atteggiamento della squadra e in sala stampa non ha usato mezzi termini: “Sapevamo che prendere punti qui sarebbe stato difficile se non impossibile. Nei primi 25′ il Roccella non ha demeritato, la rabbia nasce dal fatto che alla prima difficoltà questa squadra si scioglie come neve al sole. Non deve essere un alibi il fatto di essere la formazione più giovane tra i nove gironi di Serie D. Abbiamo giocato anche questa volta con nove under su undici, ma non si può andare in difficoltà alla minima problematica. Ci è capitato anche contro squadre non del livello dell’Acr Messina”.
Curtale ha poi paventato le sue dimissioni, per la verità già respinte dal club: “Fa rabbia com’è venuta la sconfitta, sono deluso per questo. Ho sempre detto che questa dev’essere una squadra che, come si dice a Oxford, “jetta u sangu”, dal dialetto calabrese delle zone della Locride. Noto che molti giocatori però questo non lo hanno recepito. Io mi prendo le responsabilità visto che il sottoscritto ha portato diversi giocatori, poi le nostre difficoltà economiche sono risapute. Mi dimetto, non per fare lo Schettino della situazione, ma perché spero che con la mia uscita dal Roccella possa cambiare qualcosa”.
Quindi un nuovo affondo contro i giocatori: “Dopo il 2-1 la squadra sembrava da Prima Categoria. Faccio un passo indietro perché così non si può andare avanti. Ci sono tredici gare, avendo ancora due recuperi, non bisogna lasciare nulla di intentato. Non si può mollare così e non si può perdere una partita con giocatori che sembravano qui in gita. Il presidente sta facendo salti mortali”.
Le speranze di salvezza per il fanalino di coda del torneo sembrano adesso ridotte al lumicino. “Non dobbiamo guardare agli altri, ma pensare a noi stessi. Le altre fanno punti, in questo modo rischiamo di retrocedere direttamente. Nonostante la squadra molto giovane ce la potremmo giocare fino alla fine, ma non mi piace la mentalità. Con la Gelbison abbiamo perso a 20′ dalla fine e tutti quei punti di differenza non si erano notati. Certi errori, come quello sul 3-1 dell’Acr Messina, vengono commessi in pratica settimanalmente. L’allenatore rimarrà fino alla fine, anche con trenta sconfitte di fila. Il direttore sportivo si tira fuori e spero che la società riuscirà ad immettere qualche forza nuova in questi ultimi giorni di mercato per tentare il tutto per tutto”. Ma come detto, il club ha già rispedito al mittente le dimissioni di Curtale.