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RoccAcquedolcese, Palmeri: “Subiti troppi gol, ma resto fiducioso”. E Mazouf…

Il RoccAcquedolcese vuole iniziare il 2024 nel migliore dei modi. La sfida interna contro l’Imesi Atletico Catania, che inaugurerà anche il girone di ritorno, potrebbe rappresentare uno spartiacque fondamentale. Vincere vorrebbe dire tracciare un primo significativo solco sulle ultime posizioni e consentirebbe di guardare con maggiore convinzione alle posizioni che garantirebbero la salvezza diretta, obiettivo che sembrava difficilmente raggiungibile soprattutto dopo le prime giornate.

Nebros
Peppe Mazouf dal Baronossi alla Nebros. E ora verso Acquedolci

Rispetto a quelle gare di acqua sotto i ponti ne è passata, la società nel mercato di dicembre non è rimasta a guardare come si evince dagli innesti del centrale difensivo brasiliano Ferrareze, e del terzino sinistro ex Trapani, Mazzeo, che si vanno ad aggiungere agli arrivi di Tonino Longo, Radonja e De Nadal. Peraltro potrebbe concretizzarsi in extremis anche il ritorno di Mazouf, che si è appena svincolato dalla Nebros, ad un paio di settimane dal suo nuovo sbarco in Sicilia dopo un’esperienza nell’Eccellenza campana a Baronissi.

La certezza però si chiama Francesco Palmeri, il mister che anche nei momenti di difficoltà non ha mai dato la sensazione di perdere il controllo della squadra ed è stato più volte confermato dalla società: “Con i dirigenti ci sentiamo e confrontiamo quasi quotidianamente. Non mi sono mai sentito in discussione, però fa piacere ricevere questi attestati di stima anche perché molte volte nel calcio si tende a voler buttare via il bambino con tutta l’acqua sporca, interrompendo frettolosamente il lavoro di un allenatore che magari necessita di maggior tempo per raccogliere i frutti”.

RoccAcquedolcese
Sandro Morgana alla cerimonia del campo di Acquedolci

La squadra non ha ripetuto il brillante avvio di un anno fa: “Sicuramente questo campionato è iniziato sulla scia delle difficoltà avute nello scorso girone di ritorno ma ci sono una serie di fattori che hanno messo questa stagione in salita. In avanti ad esempio abbiamo puntato sulla voglia di riscatto di Hurtado e le qualità di Minutella, che però non hanno mai potuto giocare insieme, perché quando il primo era infortunato il secondo era disponibile e viceversa. Però io faccio fatica a non essere fiducioso perché i risultati dell’ultimo periodo sono migliori e anche nelle sconfitte con l’Enna e il Milazzo la squadra se l’è giocata ad armi pari contro formazioni superiori”.

Il dato che più preoccupa Palmeri sono i gol subiti: ben 31 reti al passivo che fanno di quella nebroidea la difesa più perforata del campionato: “Di questo dato sono a conoscenza e mi stranizza, perché le mie squadre hanno sempre fatto dell’equilibrio un marchio di fabbrica. Sicuramente ci sono state alcune partite, a Paternò o in casa con il Mazzarrone, che hanno un po’ falsato questo fattore, ma è innegabile che tendiamo a subire gol troppo facilmente, spesso anche al primo vero tiro subito. Su questo già da un po’ ci stiamo lavorando”.

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Alessio Scolaro in azione (foto Margherita Lanzo)

Va alzata la soglia dell’attenzione: “All’inizio prendevamo gol per disattenzioni individuali. Nelle prime nove giornate spesso ci siamo fatti trovare scoperti, perché difendevamo male come squadra. Anche in alcune giornate positive, come ad esempio in occasione delle vittorie con Jonica e Real Siracusa Belvedere, abbiamo concesso dei gol stupidi a causa di alcune disattenzioni perché credevamo di aver già vinto la partita. Dall’altro lato va però sottolineato come la squadra sotto l’aspetto offensivo abbia risposto presente, nonostante le tante difficioltà. Sono stati messi a segno 17 gol, qualcuno in più di squadre che ci precedono in classifica”.

Contro l’Atletico Catania uno scontro diretto da non fallire: “È la prima partita del girone di ritorno, siamo al giro di boa ed è troppo presto per definirla decisiva. È sicuramente una gara importante, che ci consentirebbe di iniziare al meglio il nuovo anno. Una vittoria ci consentirebbe di allontanarci dalle ultime posizioni e guardare a chi ci sta davanti, dando anche continuità al pareggio ottenuto in casa della Leonfortese. Non dobbiamo pensare però di avere la vittoria in tasca: l’Atletico Catania è una squadra profondamente diversa rispetto a due mesi fa, dal mercato di dicembre ha pescato giocatori importanti, che ne hanno cambiato il volto. Hanno ottenuto un importante pareggio a Milazzo, che la dice lunga sull’attuale dimensione dei nostri avversari”.

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