Non vuole finire di stupire il RoccAcquedolcese, pronto all’atteso derby con la Nebros. La sfida del “Vasi” si preannuncia davvero equilibrata e indecifrabile: entrambe le squadre fanno parte del quartetto di testa composto anche da Igea e Modica, uno scenario davvero inaspettato soprattutto per Zingales e compagni che si sono guadagnati sul campo il meritato titolo di matricola terribile. Yasin Mazouf è una delle realtà più interessanti della squadra di Palmeri. Tornato in estate insieme al fratello Giuseppe dopo aver vestito i colori dell’Acquedolcese nelle categorie juniores, si sta rivelando uno dei profili dal rendimento più alto.
Quasi due mesi fa il doppio confronto di Coppa Italia, che con una vittoria e un pareggio ha sorriso proprio alla formazione bianco-verde-blu. Adesso si aprirà un altro capitolo di cui Mazouf vuole essere protagonista: “Non mi aspettavo che potessimo arrivare a questa sfida a pari punti. Noi siamo una neopromossa e ci siamo avvicinati alla nuova categoria con grande umiltà e spirito di sacrificio. Siamo sorpresi e contenti, vogliamo giocarci questa partita ad armi pari così come dice la classifica. Sono molto contento anche delle mie prestazioni personali, potevo raggiungere l’Eccellenza già qualche stagione fa ma per scelta personale ho sempre deciso di non lasciare la Promozione. Adesso sono più maturo e consapevole dei miei mezzi”.
Che la sfida di domenica non sia come le altre non è difficile da intuire. Mazouf non ha dubbi su quale sia la squadra che rappresenti maggiormente il paese di Acquedolci: “Sicuramente noi siamo più conosciuti nel paese. Io ad esempio ci abito, la gente ci conosce e non vediamo l’ora che vengano ultimati i lavori al nostro impianto in modo tale da poterci allenare lì e usufruire della spinta del nostro pubblico. Domenica sarà una sfida dura, a deciderla saranno gli episodi e toccherà a noi farli girare a nostro favore e poi potremo tornare ad Acquedolci a festeggiare con i nostri tifosi”.
Mazouf punta sulla spensieratezza di un gruppo ben costruito da una dirigenza solida e competente: “Questa società è una piccola grande famiglia. Stiamo facendo grandi cose ma non sono frutto del caso, è stata allestita una squadra valida e dal mercato sono arrivati giocatori forti. Sicuramente il budget impiegato non è paragonabile alle squadre costruite per vincere il campionato ma non è quello che ci deve interessare. Abbiamo entusiasmo, voglia di stare insieme e di sacrificarci in campo per il nostro compagno. La Nebros sicuramente ha giocatori con maggior esperienza rispetto a noi ma abbiamo già dimostrato di saper sopperire a questo fattore”.
