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RoccAcquedolcese, Carroccio nuovo capitano: “Raccolgo un’eredità pesante”

La scorsa stagione è stata quella della riscossa, in cui ha dimostrato di essere un giocatore ancora in grado di poter fare la differenza. Quest’anno per Delfio Carroccio il compito sarà ancora più arduo, perché non soltanto dovrà trascinare il RoccAcquedolcese alla seconda salvezza consecutiva, ma dovrà farlo con la fascia di capitano al braccio, raccogliendo la pesante eredità di Boris Zingales, la partenza più dolorosa al pari di quella di Giuseppe Mazouf.

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Lo stacco di Delfio Carroccio (foto Michela Masitto)

Anche per la squadra di Palmeri, che non è stata stravolta sul mercato, il tempo dei test è praticamente finito. Domenica andrà in scena l’andata dei sedicesimi di Coppa Italia e il primo derby stagionale con la Nebros, per una gara sentita ma importante per valutare le condizioni fisiche della squadra a due settimane dall’inizio del campionato. Dopo la permanenza ottenuta nella prima storica stagione in quinta serie, i nebroidei si presentano con una rosa ricca di conferme e dietro la certezza è proprio rappresentata dal difensore classe 1992, che in carriera ha vestito maglie importanti come quelle di Lecco e Pisa.

Lo scorso anno il ritorno a casa, nei suoi Nebrodi. Lui, originario di San Fratello, nel RoccAcquedolcese ha trovato la sua dimensione ideale: “Sono rimasto perché c’erano tutti i presupposti per continuare a fare bene con questa maglia. La società ha creduto in me in un momento un po’ particolare della carriera, mi ha messo al centro del progetto facendomi sentire importante e questo è fondamentale. Stiamo lavorando sodo dall’1 agosto, si sta formando un gruppo sano. Il fatto che la rosa non sia stata stravolta e sia stato confermato anche lo staff tecnico è un vantaggio: c’è voglia di crescere e migliorare, senza dimenticare che l’obiettivo principale deve rimanere la salvezza”.

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Delfio Carroccio contende un possesso aereo all’Igea (foto Michela Masitto)

L’estate è stata caratterizzata dall’addio di Boris Zingales, giocatore simbolo per il RoccAcquedolcese, che ha lasciato la fascia da capitano proprio a Carroccio: “Boris lo stimo tanto, umanamente e sportivamente. Purtroppo per motivi personali non può più continuare l’avventura con noi e mi dispiace tanto. Rivestire questo ruolo è sicuramente motivo di grande orgoglio per me, vuol dire che la società e il gruppo mi riconoscono come leader. Raccolgo sicuramente un’eredità pesante e spero di non deludere nessuno. Certamente adesso aumentano le responsabilità, spero di trascinare il  gruppo alla salvezza nel minore tempo possibile”. 

Ad inaugurare la stagione sarà subito il sentito derby con la Nebros, per le due sfide valide per i sedicesimi di Coppa Italia: “È una partita a cui i nostri dirigenti tengono molto. Domenica finalmente si gioca per qualcosa, anche se le gare che ci interessano inizieranno dal 10 settembre. Vogliamo mantenere lo score positivo contro di loro: nella passata stagione abbiamo ottenuto due vittorie e due pareggi tra campionato e Coppa. Questi appuntamenti saranno ancora più importanti per mettere ulteriori minuti nelle gambe e tornare a respirare finalmente la tensione delle sfide che mettono qualcosa in palio”.

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