Un inizio di stagione da stropicciarsi gli occhi, tanto da meritarsi il titolo di sorpresa del campionato. Ora una leggera flessione che ha portato a collezionare un punto in due giornate, ma guai a parlare di crisi in casa RoccAcquedolcese, perché non manca la voglia di continuare a stare lassù, a dare fastidio alle grandi del campionato. I ragazzi di Palmeri proveranno a tornare al successo contro un Milazzo a caccia di punti salvezza e con il cuore gonfio, per l’improvvisa scomparsa dello storico team manager Stefano Oliva, autentica istituzione del calcio a tinte rossoblù.
Domenica, dunque, serviranno grinta ed esperienza, qualità che Delfio Carroccio è pronto a trasmettere ai suoi compagni dalla retroguardia. La sconfitta con la Jonica e il pareggio di Palazzolo non hanno fatto scattare alcun allarme ma per Carroccio il ritorno al successo è fondamentale per consolidare la propria posizione in zona playoff: “Faccio le condoglianze al Milazzo per la grave perdita, quando una figura di spicco della società viene a mancare è sempre uno shock. Verranno qui per strappare un risultato importante per la loro classifica e avranno una motivazione in più. Sono una squadra tosta e noi dovremmo esserlo ancora di più. Ultimamente veniamo da due risultati negativi ma non siamo preoccupati, la partita però sarà fondamentale vincerla. La nostra classifica è buona però non abbiamo ancora vinto niente, dobbiamo mettere quanto più fieno in cascina per cercare di arrivare quanto prima alla quota salvezza”.
Il RoccAcquedolcese è una sorpresa per molti ma non per Carroccio, che ha puntato su questo gruppo fin dal primo momento: “Siamo una buona squadra ma al tempo stesso, essendo una neopromossa, dobbiamo dare il 110% in ogni partita per ottenere quello che ci spetta e così è stato finora. Sapevamo di dovere affrontare un campionato difficile, equilibrato e con tante squadre di valore: abbiamo sempre cercato di buttare il cuore oltre l’ostacolo e ottenuto risultati. Facendo così può capitare di raccogliere qualche punto in più del previsto. Probabilmente non avremmo sperato di ritrovarci a fine novembre in zona playoff ma eravamo consapevoli di essere una squadra di categoria, con tutti gli annessi e connessi”.
Originario di San Fratello e adesso residente a Sant’Agata di Militello, il RoccAcquedolcese per Carroccio è stato una vera e propria scelta di vita. Cresciuto nelle giovanili della Reggina, il difensore classe 1992 tra i professionisti ha vestito maglie importanti come Pisa, Foligno, Lecco, Gubbio e Tuttocuoio, con una sessantina di presenze e tre reti in Lega Pro, una peraltro contro l’Acr Messina.
Adesso il ritorno in Sicilia nei suoi Nebrodi per stare vicino alla famiglia e ritrovare il gusto di correre dietro a un pallone: “Non ho rimpianti, il mondo del professionismo sotto tanti aspetti mi ha deluso e sotto un certo punto di vista mi ha scoraggiato. Così già a 25 anni ho deciso dedicarmi soltanto al dilettantismo. Dopo qualche esperienza fuori, questa estate avevo iniziato la preparazione con il Sant’Agata ma non ce la siamo sentita di continuare. Il RoccAcquedolcese è la squadra giusta al momento giusto: qui sto ritrovando il mio equilibrio e le giuste motivazioni, credo proprio che non potessi fare una scelta migliore”.