RoccAcquedolcese, Carroccio: “Filotto che ci voleva, crediamo nella salvezza”

RoccAcquedolceseCarroccio opera un rinvio (foto Calogero Librizzi)

È la squadra che probabilmente ha fatto saltare il banco lì sotto, perché le vittorie interne con Messana e Leonzio e nel mezzo il blitz di Mazzarrone, hanno completamente cambiato il volto del campionato del RoccAcquedolcese. Fino ad un mese fa sembrava impensabile poter ragionare di salvezza diretta: meglio guardarsi le spalle e cercare un buon piazzamento per i playout. Invece adesso la zona tranquilla è lì a portata di mano. La novità più importante che deve far sorridere mister Francesco Palmeri sta nel miglioramento della fase difensiva. Dopo la batosta di Modica datata 13 gennaio i nebroidei non hanno più subito un gol, ottenendo nove punti nelle successive tre gare. Una bella inversione per la seconda peggiore difesa del torneo, con 36 gol al passivo.

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Carroccio in marcatura contro la Jonica (foto Calogero Librizzi)

Per il capitano Delfio Carroccio dietro al periodo positivo c’è la normale evoluzione del gruppo: “Sicuramente è la fase migliore della stagione per noi. I tre successi consecutivi hanno aperto scenari che sembravano difficilmente raggiungibili fino ad un mese e mezzo fa. Sicuramente mentalmente stiamo meglio, il filotto è quello che ci  voleva. Lo cercavamo da inizio stagione e quando trovavamo un risultato positivo subito dopo si apriva quasi sempre un periodo difficile. Finora la nostra è stata una stagione travagliata. Abbiamo avuto una rosa falcidiata da squalifiche e infortuni, inoltre ci sono tanti elementi nuovi che dovevano integrarsi in un campionato diverso. Quindi è normale che una volta finito il rodaggio la macchina possa camminare più spedita e sicura. Inoltre vincere fa sempre bene, crea consapevolezza e noi adesso crediamo più che mai alla salvezza”.

Carroccio condivide la scelta della società di non mettere mai in discussione la figura di mister Palmeri: “Purtroppo nel calcio c’è la legge non scritta che quando le cose vanno male a pagare deve essere sempre e soltanto l’allenatore. La società invece ha deciso di dare fiducia al mister, mettendo il gruppo davanti alle proprie responsabilità, e ha fatto bene. Quella di Acquedolci è una piccola realtà, ogni decisione deve essere ponderata, in un altro contesto si sarebbe cambiata la guida tecnica e si sarebbe commesso un grave errore, come se azzerare tutto fosse sinonimo di vittoria certa. Il gruppo era consapevole che non era il mister il problema, Palmeri ha portato questa società in Eccellenza due anni fa, la scorsa stagione ha ottenuto una tranquilla salvezza, dimostrando di essere un tecnico perfettamente integrato con la realtà”.

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Carroccio del RoccAcquedolcese (foto Calogero Librizzi)

Domenica caccia al quarto risultato utile in casa del Santa Croce ultimo in classifica, per un turno che vede anche altri scontri diretti interessanti come Messana-Leonfortese e Leonzio-Imesi Atletico Catania: “Non dobbiamo sottovalutare l’impegno. Il Santa Croce è ultimo ma le prestazioni sono da squadra viva e vegeta. Spesso ha perso partite rimaste in bilico fino all’ora di gioco e oltre. Il nostro filotto forse ha fatto saltare il banco, credo che ci sarà una bella corsa per la salvezza che coinvolgerà molte squadre. Probabilmente qualche formazione davanti a noi ha creduto che la zona playout si fosse ormai cristallizzata e si è sentita al sicuro un po’ troppo presto, anche perché la possibilità che i playoff non si giochino è molto alta. Come noi hanno dato una decisa svolta al loro campionato anche Messana e Imesi Atletico Catania, formazioni che hanno operato molto bene nel mercato di dicembre, inserendo nel proprio organico individualità di livello”.