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RoccAcquedolcese, Caracò: “Il mister ci ha chiesto di chiudere bene l’anno”

Fare sei punti per chiudere in bellezza un 2022 già indimenticabile. Questo il proposito di fine anno del RoccAcquedolcese, che si prepara all’ostica trasferta in casa della Leonzio, con l’intento di dimenticare lo scivolone interno con il Siracusa. La classifica però, sorride ai ragazzi di mister Palmeri, che finora hanno collezionato 24 punti, piazzandosi in piena zona playoff ad appena quattro lunghezze dall’Igea capolista. Scenario che in pochi avrebbero pronosticato nonostante il buon lavoro della società in fase di mercato, perché dopo tutto si sta parlando di una neopromossa. Pensare di avere la salvezza già in tasca e staccare la spina con diversi mesi d’anticipo sarebbe un grave errore: il gruppo lo sa bene e punta al colpaccio sia domenica contro la Leonzio che nel match pre-natalizio in casa contro il Comiso.

RoccAcquedolcese
Caracò in azione contro la Jonica (foto Michela Masitto)

Lo ammette senza peli sulla lingua Davide Caracò, che crede nelle possibilità di ritornare a casa con i tre punti anche in presenza di un avversario importante come i bianconeri siracusani: “Il mister, nello spogliatoio, ce lo ha detto più volte durante la settimana. Da queste ultime due partite si aspetta sei punti per chiudere bene l’anno e girare a quota 30 e preparare meglio il girone di ritorno. Io credo che in queste due gare ci giochiamo molto: nulla di decisivo però chiudere bene sia l’anno che il girone d’andata per noi sarebbe importante. Affronteremo una squadra con dei valori importanti, che è reduce da una sconfitta bruciante perché chiudere avanti il primo tempo 2-0 e poi perdere 4-2 è un qualcosa che lascia il segno. Siamo arrabbiati anche noi perché veniamo da una sconfitta casalinga che ci fa male, soprattutto per com’è maturata”. 

Caracò torna a domenica scorsa e spiega cosa non è andato nel match perso 2-0 in casa contro il Siracusa: “Tutto sommato il nostro inizio è stato abbastanza incoraggiante. Abbiamo avuto una grande occasione per passare in vantaggio e il nostro demerito è stato il non averla sfruttata. Poi subentra la più antica legge non scritta del calcio, per cui chi sbaglia il gol poi lo subisce e così è stato: l’azione dopo il Siracusa è passato in vantaggio e lì ci ha tagliato le gambe. Forse rispetto ad altre situazioni abbiamo reagito in maniera meno veemente e più confusionaria, ma sono partite equilibrate e non sempre si può reagire allo stesso modo agli episodi avversi”.

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Caracò appoggia un pallone a un compagno (foto Michela Masitto)

Il 2003 cresciuto nelle giovanili del Catania è una delle più belle novità della formazione nebroidea. Dopo un’annata complicata in questa stagione Caracò si sta imponendo come uno dei migliori juniores della categoria: “Avevo voglia di riscatto e il RoccAcquedolcese mi ha dato quest’opportunità, ha creduto in me e io ho trovato l’ambiente ideale per rilanciarmi dopo una parentesi non esaltante dal punto di vista personale. Lo scorso anno ho iniziato a Biancavilla e poi sono stato in prestito al Sant’Agata ma in entrambi i casi ho avuto difficoltà a impormi. Qui ho trovato tutte le condizioni necessarie per tornare a giocare ai miei livelli. La società ha lavorato bene: ha allestito una squadra giovane prendendo qualche elemento d’esperienza che si sa far sentire nello spogliatoio quando serve, c’è un mister bravo che sa dare un’identità alla squadra. L’obiettivo principale è la salvezza ma poi si sa che l’appetito vien mangiando e se ci dovessero essere le condizioni per fare qualcosa in più cercheremo di arrivarci”.

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