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Rocca, Scolaro: “Col Torregrotta approccio sbagliato. L’importante era vincere”

Il pirotecnico 5-2, rifilato al Torregrotta, ha proiettato il Rocca di Caprileone alla terza vittoria consecutiva. Un inizio di 2017 davvero con i fiocchi per i ragazzi di Palmeri, che possono guardare con entusiasmo al futuro puntando a quella salvezza diretta che solo prima di Natale sembrava una chimera. Occorreva dare infatti continuità al colpaccio del “Bacigalupo” di Taormina e la compagine tirrenica ci è riuscita, anche se contro i torresi di Borelli l’avvio di gara è stato in salita.

Stacco imperioso di Scolaro

Giocare contro il fanalino di coda può dunque aver portato a sottovalutare l’avversario. Un approccio sbagliato alla gara che Alessio Scolaro, ultimo arrivato in casa biancazzurra, descrive in questi termini: “C’è da dire che l’attaccante del Torregrotta ha fatto il classico gol della domenica – scherza –, ma noi siamo entrati in campo non concentrati al 100% e questo l’abbiamo pagato nella parte iniziale. Giocare queste partite non è mai facile. Sono gare in cui hai tutto da perdere. Se vinci non hai dimostrato nulla, ma se non fai risultato sono punti pesanti gettati al vento. Fortunatamente alla fine siamo riusciti a rialzarci e a reagire ottenendo una grande vittoria”.
Adesso la classifica inizia a sorridere un po’ di più ad un Rocca di Caprileone che può ambire anche alla salvezza diretta: “Noi ci proveremo fino alla fine – commenta Scolaro – ed ogni domenica dovremo tentare di ottenere il massimo, perché sarebbe importante per la società e per l’intero paese continuare a stare in Eccellenza.

Alessio Scolaro con la maglia del Due Torri

Quando sono arrivato ho trovato un gruppo un po’ demotivato perché i risultati non arrivavano e molte partite erano state perse nei minuti finali o in maniera rocambolesca. Però questo è un gruppo solido, ci sono tanti bravi ragazzi ma soprattutto tanti bravi calciatori che adesso stanno dimostrando le loro qualità, com’è giusto che sia”.
Scolaro è poi uno dei reduci dal disastro Due Torri. L’amarezza, nel suo caso, vale doppio: “Essendo di Gliaca di Piraino per me è un dolore immenso, un’amarezza difficile da cancellare soprattutto se penso alle tante persone che si sono prodigate affinchè il Due Torri raggiungesse i risultati che ha raggiunto nel corso delle precedenti stagioni. Quest’anno si sapeva che si sarebbero incontrate delle difficoltà. Credo che l’errore principale sia stato proprio questo ovvero quello di non capire fin da subito che non si poteva sostenere una Serie D ed era più corretto puntare su un campionato d’Eccellenza che richiede costi molto più ridotti”.

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