Dopo una stagione entusiasmante il Rocca di Caprileone riparte da Francesco Palmeri, allenatore giovane e preparato, pronto a sfruttare la grande occasione nel campionato di Eccellenza.
Protagonista del miracolo Santangiolese, il tecnico di Brolo vuole sfruttare a tutti i costi la chance che gli è stata concessa, anche se il compito non sarà certamente dei più agevoli. Della rosa capace di arrivare dietro alla sola Igea Virtus sicuramente non farà più parte Santino Biondo, ma è tutto l’ambiente che deve ritrovare la propria dimensione, ripartendo da chi ha ancora voglia di sudare per questi colori.
Intanto il nuovo tecnico si presenta con l’entusiasmo e la voglia che contraddistinguono un trentasettenne arrivato alla prima significativa svolta della propria carriera: “La chiamata del Rocca di Caprileone è per me un motivo di grande orgoglio, un vero e proprio riconoscimento per il lavoro che ho svolto nell’arco di queste ultime stagioni. Il Rocca è una realtà consolidata e per me si tratta di una bella sfida perché raccolgo anche un’eredità importante, visti i risultati ottenuti da un ottimo tecnico come Santino Bellinvia“.
Un’eredità pesante che però non spaventa Palmeri: “Il Rocca di Caprileone è reduce da una stagione straordinaria. La società mi ha parlato in modo schietto e sincero mettendomi nelle condizioni di poter programmare. Toccherà rinnovare com’è giusto che sia. Alcuni dei giocatori che lo scorso anno sono stati determinanti potrebbero andar via. Punteremo molto sui giovani dell’hinterland, vogliamo valorizzarli e continuare con un progetto sportivo di qualità”.
Quello di Biondo non sarà il solo addio eccellente, visto che anche D’Anna sembra con le valigie pronte, mentre la società farà di tutto per trattenere Lucarelli. Per Palmeri, però, queste partenze non devono essere obbligatoriamente intese come un ridimensionamento: “La dimensione deve darla la società. Nella passata stagione si partiva con un organico importante anche se nessuno credeva di approdare ai playoff. Adesso ripartiamo in modo diverso, magari ci potrà essere un ridimensionamento, ma solo nei nomi, visto che punteremo su giocatori che la categoria l’hanno fatta e hanno ancora voglia di farla. Il mio modulo? Mi adatterò al tipo di rosa che avrò a disposizione, voglio creare un gioco che più si sposi alle caratteristiche dei ragazzi. Poi, naturalmente, come ogni allenatore, aggiungerò un po’ di farina del mio sacco”.