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Rocca, Giacobbe: “Palmeri la nostra scommessa. Bene ad Acireale, ma partenza ad handicap…”

Una sconfitta che il Rocca di Caprileone aveva messo ampiamente in conto alla vigilia, ma che forse non rispecchia il reale andamento della gara. Ad ogni modo ha una sua importanza che la squadra di mister Francesco Palmeri sia uscita dal “Tupparello” comunque a testa alta, più di quanto non racconti il 3-0 in favore di un Acireale cinico che è salito al volo sull’ultimo treno per evitare la disperazione.

Giacobbe, presidente del Rocca

Il presidente del Rocca, Salvatore Giacobbe, non si dispera e scalda dunque l’ambiente in vista delle ultime partite, decisive per agguantare la salvezza:”La sconfitta ci può stare. L’Acireale – commenta – è una squadra molto agguerrita e credo sia ancora in lotta per il primo posto, pur con qualche problema con i tifosi che rende il clima più torrido del previsto. Tutto sommato ritengo che il 3-0 finale sia un risultato troppo pesante per noi. Sullo 0-0 abbiamo avuto delle ottime occasioni – afferma – colpendo anche un palo e dopo il primo gol siamo andati in difficoltà, ma non è facile rimontare contro queste squadre”.

La salvezza diretta però dista ancora solo 3 punti, cioè da quelle 34 lunghezze che ha il Rosolini, prossimo avversario di un Rocca chiamato alla seconda trasferta consecutiva:”Dalle ultime tre partite del girone d’andata questa squadra ha cambiato marcia – ha commentato Giacobbe –. Abbiamo pagato la partenza ad handicap, facciamo finta che siamo partiti con una penalizzazione sopra le spalle. Adesso ce la giochiamo con tutti e in qualsiasi campo”.

In tribuna, il presidente Salvatore Giacobbe

E nel giro di cinque partite – più un playout che si cerca di evitare – andrà a chiudersi una stagione comunque difficile per il Rocca, chiamato ad un’annata di transizione che tra novembre e dicembre ha visto il suo periodo più complicato: “Ad inizio stagione pensavamo di aver allestito una squadra sì completamente nuova, ma in grado di potersi salvare senza passare dai playout – ha ammesso –. Abbiamo fatto tante scommesse a partire dal tecnico ed oggi, se dovessimo raggiungere la salvezza diretta per noi è come vincere la Champions League. Quest’anno è davvero dura, dietro ci sono molte squadre ben attrezzate e nessuno vuole mollare di un centimetro, come dimostra la vittoria del già retrocesso Torregrotta contro il Rosolini”.

La scommessa principale fatta da Giacobbe è proprio mister Palmeri, tecnico alla prima esperienza in Eccellenza che non è mai stato messo in discussione dalla società, neanche quando la stagione sembrava potesse volgere al peggio: “Una sconfitta si porta dietro sempre una dose di rischio e noi sapevamo che affidarci ad un tecnico alla prima esperienza in Eccellenza poteva portare determinate conseguenze – ha detto – ma se si crede in quello che si fa e nella bontà delle proprie scelte non si può cambiare alle prime difficoltà. Il mister mi presentò le sue dimissioni dopo il pareggio in casa con il Biancavilla – rivela – ed io le ho subito respinte, perché io non lo ritenevo responsabile di quel momento di difficoltà. Nel calcio purtroppo è più facile cambiare un tecnico che venti giocatori. Noi abbiamo seguito una strada diversa, che è quella della fiducia e della continuità tecnica. Poi solo alla fine si tirano le somme e si vede se la scommessa è stata vinta o meno”.

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