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Chi si aspettava una partita spettacolare, probabilmente, sarà rimasto deluso al fischio finale della partita tra Rocca e Igea Virtus. Troppo alta la posta in palio per le due formazioni che stanno veleggiando nelle parti nobili della classifica. Inoltre per il Rocca è stata una settimana alquanto tumultuosa per l’improvviso cambio tecnico dopo le dimissioni di mister Ricciardello. Santino Bellinvia ha avuto solo il tempo di salutare i nuovi giocatori e ancora meno tempo per catapultarsi nella realtà del campionato, alla vigilia proprio della partita di cartello della nona giornata. L’Igea Virtus di Peppe Raffaele veniva da una importante striscia di vittorie consecutive e non vedeva l’ora di fare un ulteriore passo decisivo in testa alla classifica. Alla fine le due formazioni hanno preferito soprattutto non perdere, per cui il risultato di zero e zero è lo specchio più fedele di quanto visto nei novantaquattro minuti di gioco. Nel Rocca torna tra i pali Scurria e a centrocampo si rivede Chicco D’Anna, che ha assorbito l’infortunio muscolare subito proprio contro l’Igea Virtus nel ritorno di Coppa. In attacco Bellinvia si affida al tridente agile composto da Lima, Biondo e Lucarelli. Peppe Raffaele, oggi squalificato, deve fare a meno di Di Stefano e degli infortunati Biondo e Crinò.
Parte bene il Rocca con le incursioni centrali di Lucarelli e Biondo. Ci prova pure Lima il cui tiro dal limite serve solo a scaldare i guanti dell’ex Inferrera. Dopo il quarto d’ora Isgrò prova dai venti metri, il tiro leggermente d’esterno finisce a lato. Dalla distanza ci prova pure Tonino Mento, il portiere mette in calcio d’angolo. Al 36’ Isgrò mette i brividi a Scurria, il sinistro secco si stampa sul palo esterno a portiere battuto. Nella ripresa i toni agonistici si mescolano con il nervosismo strisciante nato nei duelli diretti tra attaccanti e difensori. La partita scade leggermente in qualità e si trascina senza troppi sussulti, fino alla espulsione dell’ ex Cannavò. L’attaccante già ammonito al 76’ tocca il pallone con la mano; l’arbitro De Martino non fa sconti e lo manda anzitempo negli spogliatoi. Il Rocca fiuta l’occasione data dalla superiorità numerica, spinge con maggior veemenza ma non scardina mai il castello difensivo barcellonese. Le speranze di vittoria si spengono sul tiro da limite di Lucarelli. Considerate le attenuanti generiche e la giornata sottotono di più di un giocatore in campo, lo zero a zero può accontentare.