La scorsa stagione è stata bella, entusiasmante e ricca di soddisfazioni, ma per il Rocca di Caprileone è tempo di voltare pagina. Archiviata la gestione tecnica di Santino Bellinvia, la panchina è stata affidata a Francesco Palmieri, allenatore giovane ed a caccia della grande occasione nel campionato di Eccellenza. Ceduti i pezzi pregiati come Russo, D’Anna, Lucarelli e Biondo, per il Rocca è tempo di ripartire. Effettivamente il prossimo può essere considerato l’anno zero per la società di Salvatore Giacobbe, che negli ultimi dodici mesi ha profuso energie e risorse economiche senza mai tirarsi indietro.
Adesso bisogna fermarsi a riflettere e programmare, sempre con un occhio di riguardo verso il bilancio: “Stiamo cercando di allestire una squadra molto giovane, a cominciare dal tecnico, concentrandoci molto sui giovani della zona. Ovviamente puntiamo sempre ad una salvezza da raggiungere il prima possibile, poi si vedrà. Abbiamo l’esigenza di ritornare nei ranghi, dopo aver fatto tanti sacrifici dal punto di vista economico. Nella scorsa stagione non eravamo partiti con ambizioni d’alta classifica, però l’appetito vien mangiando e ci abbiamo preso gusto. Ad un certo punto abbiamo anche creduto alla possibilità di poter fare il salto, ma alla fine sicuramente non ci siamo strappati i capelli. Tutti quanti sono coscienti di aver dato il massimo per la causa del Rocca di Caprileone, sebbene adesso dobbiamo tirare un po’ i remi in barca perché c’è un bilancio da risanare”.
Dopo aver respirato per un’intera stagione aria d’alta classifica occorre adesso ripartire, anche se Giacobbe non nasconde l’amarezza per la poca considerazione mostrata dalle forze economiche del territorio verso questa società che nell’ultimo biennio ha raggiunto grandi risultati: “Sinceramente pensavo che il Rocca riuscisse ad attrarre delle forze economiche maggiori, soprattutto dopo il campionato della passata stagione e l’entusiasmo che si è creato, invece qualche sponsor ha tirato i remi in barca. Non dobbiamo mai dimenticarci che rappresentiamo un paese di neanche 5 mila abitanti. Pensavo di poter contare su qualche partnership in più, questo per il momento non è avvenuto anche se venerdì ho raggiunto l’accordo con una società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Però è inutile negare che sotto questo punto di vista mi sento un po’ deluso“.
Infine un pensiero va rivolto a tutti i giocatori che hanno scelto di non proseguire l’avventura con il Rocca: “Come presidente mi sento un po’ il loro padre e sono assolutamente a posto con la mia coscienza perché so di aver fatto il massimo per loro e loro sanno di aver fatto il massimo per il Rocca di Caprileone. D’Anna e Lucarelli hanno sposato un progetto importante in una piazza ambiziosa come Milazzo, mentre addirittura Biondo è riuscito a compiere il salto di categoria accettando l’offerta del Gela”.