Dopo due pareggi sembrava compromesso il primato del Rocca di Caprileone, che domenica è tornato ruggire riacciuffando la vetta. Per i biancazzurri c’è comunque una gara da recuperare, oltre che il big match contro la rivale Castelbuono. Parliamo di questo ed altro ancora con Andrea Zingales, attaccante classe 1987, tornato a Rocca di Caprileone nel mercato di dicembre dopo una breve parentesi alla Mamertina.
Andrea, il Rocca ha ripreso ieri la corsa con una prestazione convincente. La vittoria per 3-1 sulla Santangiolese vi riporta in testa, prima di una settimana molto intensa. Impressioni sulla partita?
“L’importante, nell’ultima partita, è stato tornare al successo. Venivamo da qualche settimana che ci aveva visto un po’ sofferenti quanto ai punti raccolti, ma non quanto al gioco o al numero di azioni create. Domenica abbiamo da subito controllato la partita, quando al 40’ conducevamo 2-0 ritrovandoci davanti un secondo tempo in cui l’importante era far scorrere il cronometro. Nel finale sono arrivati il 3-0 ed anche la rete della Santangiolese che, all’ultimo respiro su un calcio di rigore, ha rotto uno score quasi definitivo. Conquistati i tre punti guardiamo avanti”.
Sinagra e Campofelice, che ambiscono alla salvezza, vi avevano imposto due pareggi, costati la settimana scorsa anche la vetta della classifica. Colpa di un naturale calo d’attenzione o da adesso serve più grinta?
“Abbiamo incontrato il Campofelice subito dopo la sosta natalizia. Sappiamo come in quel turno la classifica faccia poco testo, a causa dei venti giorni precedenti in cui non si affronta una gara ufficiale. E’ venuto fuori un pareggio nonostante tutte e due le squadre abbiano avuto le loro occasioni. Quanto al pareggio di Sinagra siamo stati un po’ sfortunati. Abbiamo infatti colpito un palo ed un guardalinee ha annullato il mio gol. Ritenevo il raddoppio regolare, essendo praticamente in linea, mentre la beffa è arrivata sul finale con un gol in mischia. Detto questo la squadra è viva, non credo abbia avvertito nessun tipo di calo e si continua a lavorare in settimana per avere il massimo nelle prestazioni”.
Il vostro aggancio di domenica è anche merito del Merì, unica squadra a battervi in stagione. Mercoledì vi attende la terribile matricola e per mister e compagni ex Igea sarà davvero importante. Una squadra basata su una diversa idea di gioco contro cui potreste allungare.
“Come tu hai accennato il Merì ha frenato il Castelbuono, quindi siamo riusciti a ritornare in testa attendendo il recupero. E’ un derby, come ribadito più volte, dove noi andremo a giocare il tutto per tutto. Il mister e molti ragazzi appartengono a quella zona, sarà dunque importante per la classifica e per quanto loro la sentiranno. Speriamo di portare a casa i tre punti e così accelerare nella corsa al primato”.
Chiusa la parentesi Merì c’è proprio il Castelbuono, diretta rivale per il primo posto. Si giocherà al “Failla”, dopo l’inagibilità, contro chi non subisce gol o esce sconfitto da 14 turni. Quanto incide questo spareggio sulla vittoria finale?
“Penso questo scontro non sia del tutto decisivo, perché arriva a 9 giornate dalla fine e ci sarà davanti uno spazio di 24 punti in cui assaltare la promozione diretta. Darà comunque sicurezza a chi andrà al comando, permettendogli di sbilanciarsi. La vittoria potrebbe dare +1,+2,+3, numeri che col passare delle domeniche diventano importanti. Aldilà di questo vivremo una partita maschia, dove due squadre che hanno un alto potenziale tecnico ed amano giocare a calcio non ci staranno a perdere. Rocca e Castelbuono sono due squadre che non possono soffermarsi ad episodi o singoli interventi, quindi daranno vita ad un bello spettacolo”.
Sei tornato nei biancazzurri a dicembre ,dopo la retrocessione che ha coinvolto te ed il tuo paese lo scorso anno. E’ inutile dire quanto sentiate l’obbligo di riportare Rocca in Eccellenza. Il tuo ritorno è stato come lo aspettavi?
“Ci siamo lasciati per un paio di mesi, quando il Rocca ricominciava dalla pesante preparazione atletica di mister Ferrara. Tra luglio e agosto non potevo infatti conciliare i miei impegni lavorativi con le doppie sedute, ma è stato bello ritrovarsi tranquillamente a dicembre. La sfida mi avvinceva più di quella della società in cui giocavo precedentemente. Mi sono trovato da subito bene con i compagni e col mister. Il suo è un bel metodo di lavoro, divertente quanto allenante già dal richiamo di preparazione a cui ho preso parte. Non potevo immaginare un ritorno migliore”.
Finiamo la nostra chiacchierata parlando del girone che stai affrontando, diviso tra due regine ma poco prevedibile altrove. Ti chiedo come pensi che finisca, sia in alto che in basso, e cosa immagini per il futuro di Rocca.
“Quanto a noi ho sicuramente fiducia in una promozione. Vincere il campionato sarebbe il massimo, ma ci sono sempre i playoff, da giocare eventualmente in casa, ed il tabellone di coppa. In questo siamo ai quarti, una delle vie per trovare l’Eccellenza. La lotta col Castelbuono porterà comunque a non dover disputare un turno dei playoff, visto un vuoto col quinto posto che misura già oggi almeno 12 punti. L’unico turno da andare a giocare sarebbe CUS-Cefalù, o viceversa. Nelle zone basse c’è un Montemaggiore ormai condannato, mentre Ciappazzi, Stefanese e Iniziativa, per gli sforzi compiuti, possono tirarsi su con qualche successo. Sant’Agata e Sinagra sono invece più in salute, navigando verso la salvezza come Mamertina, Mistretta e Santangiolese che avrebbero difficoltà nell’ambire ad altro”.