Roberto Arena è il nuovo centrale del Volley Letojanni. La società ha raggiunto infatti l’accordo con l’atleta che sostituirà Alessandro Penna, il quale nei giorni scorsi ha lasciato la squadra. Quello di Arena, catanese, classe ’82, è un ritorno, considerato che lo stesso nelle ultime tre stagioni ha militato nella compagine jonica.
Quest’anno, per motivi personali di natura lavorativa aveva deciso di non iniziare l’annata agonistica ma non appena si è presentata l’occasione ha colto la palla al balzo e, contattato dalla dirigenza letojannese, non ha saputo dire di no e ha accettato l’invito a fare parte della rosa e dare il suo apporto per raggiungere obiettivi sempre più importanti. Arena, ha alle spalle una carriera ricca e lunga di oltre vent’anni, avendo calcato i terreni di gioco di serie B1 prima, B2 e C e nelle varie annate ha centrato ben sei promozioni con le squadre di appartenenza.
“Un giocatore di spessore ed esperienza – ha commentato il direttore sportivo Salvatore Soraci – che va ad occupare la casella lasciata vuota da Penna. Certamente bisognerà attendere qualche settimana prima che l’atleta raggiunga il passo dei propri compagni considerato che in questi due mesi ha svolto solo esercizi di natura fisica”.
“Eccomi nuovamente in palestra, come se non avessi mai smesso – ha detto Roberto Arena – con la stessa voglia di allenarmi e migliorarmi. Giuro che ci avevo provato a smettere di giocare! Per esigenze lavorative e organizzative, e non nascondo per prendere un po’ di fiato dopo la stagione travagliata dell’anno scorso dovuta a tutte le vicende del Covid e con conseguente infortunio muscolare, avevo deciso di smettere anche se siamo rimasti sempre in contatto con Salvo e dopo la sua ultima chiamata non ho potuto dire di no”. Arena in settimana ha già preso parte agli allenamenti insieme alla squadra e ha sostenuto le visite mediche di idoneità e dunque è a disposizione di mister Rigano e potrà essere impegnato nella prossima partita di campionato in programma sabato contro il Papiro Fiumefreddo.
