Il campionato del Messina va in archivio con la sconfitta casalinga contro la Turris. Già certi della permanenza, i peloritani hanno ceduto per 1-2 nonostante il generoso forcing finale. “Nel secondo tempo siamo usciti alla distanza” analizza il centrocampista Giuseppe Rizzo. Dopo il rigore di Giannone e il rocambolesco raddoppio di Leonetti, i giallorossi non sono andati oltre la prodezza di Russo.
L’obiettivo era già stato centrato con due turni d’anticipo, quasi un miracolo ripensando alla classifica al giro di boa. La carica di Rizzo e dei nuovi innesti, con il loro mix di qualità ed esperienza, è risultata di fondamentale importanza per l’operazione salvezza: “Quando sono arrivato a gennaio – ha sottolineato in sala stampa – c’erano un po’ di cose da sistemare ma tutti insieme abbiamo mirato all’unico obiettivo della salvezza. Abbiamo fatto delle grandi partite, raggiungendo un traguardo meritato”.
Non è un mistero che il classe ’91, terminando il rapporto con il Pescara, da messinese doc voglia adesso prolungare la sua avventura in riva allo Stretto. La società, presidente in primis, è avvertita: “Io aspetto una chiamata, vediamo cosa succede in questi giorni” ammette il diretto interessato in chiave futura.
Contro il Taranto, sei giorni fa, ha vissuto la partita dei sogni. Gol su punizione e salvezza matematica per la squadra della sua città. Cosa chiedere di più? “La settimana prima della gara è stata assurda. Tanta gente mi aveva detto che avrei segnato e quando ho visto la palla entrare non ci credevo, è stata un’emozione incredibile. Sono molto felice di aver realizzato il gol della salvezza”.