Il mercato di serie D si è concluso senza movimenti in casa Fc Messina, che ha lasciato invariato il parco under. “Non ci siamo mossi, non c’erano società disposte a liberare giovani di prima fascia a metà aprile e non si poteva più pescare tra i professionisti – spiega il direttore generale Marco Rizzieri –. Abbiamo pensato di riprenderci Gille, ma è rimasto a Fasano, dove ha trovato più spazio. Forse la coperta resta un po’ corta, ma in fondo abbiamo tre 2002 e tre 2001. Va bene così”.
Anche a Cittanova la squadra di Costantino non ha sfruttato la consueta mole di palle gol, ampliando la lista dei rimpianti: “Stiamo facendo bene, ci mancano il gol e un po’ di fortuna, che magari c’è stata in passato e adesso ci ha abbandonato. Una prova molto generosa è stata vanificata da errori nostri e dai miracoli del loro portiere. Bisognava segnare nel primo tempo dopo quattro-cinque palle gol. Alla distanza il calo era inevitabile, come le perdite di tempo che hanno ridotto il gioco effettivo”.
Il -7 dalla vetta sembra allontanare i sogni di gloria ma Rizzieri ma preferisce guardare soltanto al campo: “Dobbiamo cercare di ottenere il massimo in queste nove gare residue, recupero compreso, poi torneremo a guardare la classifica. Il mister sta preparando con fiducia la gara con il Biancavilla, una squadra che mi è piaciuta molto all’andata. Serviranno ritmo e qualità, anche se sinceramente non posso rimproverare nulla al mister e alla squadra: sono orgoglioso di questo gruppo”.
Il crocevia della stagione potrebbe essere stato rappresentato dal Covid: “Il virus ha tenuto distante dalla squadra Rigoli, che non poteva seguirla di persona, e ci ha costretto poi dopo le settimane di sosta a giocare otto gare in quattro settimane. Il calendario non ci ha mai aiutato, anzi ha favorito le principali avversarie: Castrovillari e Dattilo hanno cambiato tanto nei match con la capolista, in virtù degli impegni ravvicinati del torneo”.
Non sono mai arrivate più di due vittorie consecutive e la discontinuità pesa tantissimo: “Con il senno di poi è facile rimproverarsi qualcosa. Si poteva sicuramente fare meglio, ma è stata una stagione particolare per tutti, ancora di più per noi. Cambiare tre allenatori sicuramente non ha aiutato, ma ora ci sono le persone e l’assetto giusto. Il presidente? È tranquillo, ci ha spronato a lavorare ancora di più. Il futuro? Troppo presto per parlarne, ci penseremo in seguito. Restiamo concentrati sul campionato”.
Gli undici gol realizzati in meno rispetto all’Acr fotografano le difficoltà di un reparto che ha salutato presto Balistreri e Gaspar e poi l’acquisto più inseguito, Barcos: “Hernan è arrivato in un momento difficile e con la pandemia non è stato possibile sbloccare il tesseramento e forse neppure consolidare il nostro rapporto. Dispiace, era un giocatore importante”.
L’ultima nota stonata gli infortuni, che hanno minato gli equilibri appena raggiunti: “Il grande rammarico è per Garetto, un giovane importante che può fare carriera. Dopo l’operazione, eseguita con successo, inizierà un percorso di recupero, che speriamo possa completarsi a luglio. Giuffrida e Panebianco sono aggregati, spero che da martedì tocchi anche a Caballero”.
La recente trasferta di Ragusa ha dimostrato che gli equilibri di classifica possono essere sovvertiti: “Rispettiamo tutti e non sottovalutiamo nessuno. Ci approcceremo meglio anche al match con il Roccella, che ha accettato il posticipo dal 21 al 25. Conviene anche a loro ed evitiamo di giocare quattro volte in appena undici giorni. Peraltro loro mercoledì hanno rimontato due gol, dimostrando di essere ancora vivi”.