Nicholas Artuso si è laureato campione italiano nella gara dei 60 metri piani maschili agli Individuali Juniores e Promesse Indoor ad Ancona. Non finisce dunque di stupire il giovanissimo atleta che da velocista sta ottenendo risultati incredibili. Per lo sprinter, tesserato con l’Atletica Villafranca, una crescita esponenziale dirompente, avvenuta in pochi mesi, dopo il salto dal calcio e dal beach soccer al mondo dell’atletica. Il classe ’98 sta così letteralmente bruciando le tappe sotto la guida del presidente Franco Ripa e dell’esperta Maria Ruggeri, tra le file di una società già capace di sfornare numerosi talenti.
Nel capoluogo marchigiano, con 1170 atleti-gara di oltre 200 club di tutta Italia e 52 maglie tricolore in palio per la quarantunesima edizione della kermesse, Artuso si è imposto nella finale dei 60 metri Juniores con il tempo di 6.77, dopo aver già brillato per il 6.81 della quarta batteria – miglior tempo nelle qualificazioni – e poi il 6.84 relativo alla semifinale. Una super prestazione, alla prima uscita su quella distanza, che lo ha incoronato campione italiano davanti a Andrea Federici (Brixia Atletica 2014) e Christian Jasmie Bapou (Atl. Cento Torri Pavia). Dalla corsia numero quattro ha piegato i rivali con una spettacolare accelerazione che gli è valsa il successo quasi al fotofinish. Grande talento, folta capigliatura e una sorprendente sicurezza nei propri mezzi, a dispetto della giovane età. Tuttavia, una volta realizzata l’impresa, ha vissuto momenti di comprensibile emozione, quasi frastornato per la vittoria.
La medaglia d’oro al collo ed un sorriso contagioso. Tanta felicità, ma anche un pizzico d’incoscienza da parte di chi si è laureato campione italiano alla sua prima uscita sulla distanza: “In queste situazioni si usa più la testa che le gambe – ha spiegato Artuso ai microfoni della Fidal – ma bisogna anche avere coraggio. Ero arrivato con un personale di 5.99 sui 50 metri e non avevo mai visto un PalaIndoor. In gara, poi, è successo quello è successo. Spero di continuare così e anzi di poter fare ancora meglio, perchè sei mesi di allenamento alle spalle non sono tanti. Ho disputato la Serie A di beach soccer con il Villafranca, sono un portiere che corre… Adesso mi concentrerò su questa disciplina, in quanto le mie prestazioni non sono ancora molto tecniche. Ci vuole comunque anche un pò di fortuna e per questo faccio i complimenti a Federici che è arrivato come me in 6.77. L’ho battuto solo per i millesimi”. L’auspicio di tutti è che possa essere soltanto l’inizio di una carriera luminosa.