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Risorge il Palazzolo, al tappeto il Gela. Apoteosi Igea Virtus, resiste la Nocerina

Spingersi al limite ed ancora più in là. Ma se c’è tempo fin quando l’arbitro fischia “aspetti, signore!”, che non è ancora tutto. La classifica è dunque pura illusione, tra imprese compiute e pericoli scampati all’ultimo istante del 13simo turno della Serie D.

Antonio Cannavò, al primo centro con la maglia del Palazzolo

Persino il Troina si rialza allora un attimo prima che sia troppo tardi. Al “Proto” lascia senza parole proprio il colpo di coda del capocannoniere Diop, più che dello stillicidio vissuto nel testacoda contro l’Isola Capo Rizzuto. Al limite, stavolta del paradosso, gli ennesi soffrono ma allungano ancora, a +8 sull’Igea Virtus.

Sul podio piombano infatti i giallorossi di Raffaele, che per riscattare tre sconfitte di fila lontano da casa schiantano con un gol per tempo l’Ercolanese, giù in caduta libera.
E sosta a 24 punti anche una Nocerina tutta sogni e tenacia, che resiste all’onda d’urto del “Tupparello” per scalarlo due volte e pareggiare i conti con l’Acireale, terzo malgrado tutto.
Ma finché c’è tempo c’è speranza anche per il Palazzolo, che alza la voce e sorprende il triplice fischio. In rimonta i gialloverdi violano il campo di un Gela in crescita e rimbalzano nella terra di mezzo della classifica, condividendo paure e copione con la Vibonese. Ribaltano appunto il risultato anche i rossoblù, che vanno sotto contro la Palmese prima di volare in corsia di sorpasso, tenendo ancora vive le speranze di non buttare via l’annus horribilis della mancata riammissione in Serie C. Si fa così agganciare la Sancataldese, che si concede un pit-stop a Roccella in una sfida che non si sblocca, così come il Gelbison che evita guai peggiori pareggiando in casa contro il Paceco. Sbuca fuori dalle sabbie mobili il Portici, cui basta un gol per rinascere dalle ceneri sul terreno della Cittanovese e trionfa in casa in casa il Messina, che scivola ad inizio gara per poi superare l’Ebolitana coi gol di Rosafio, Pezzella e Ragosta (3-2 il finale, QUI la cronaca).

Servono ben 96′ al Troina per superare l’ostacolo Isola Capo Rizzuto

Ed il destino del Troina passa tutto dai piedi di Moudou Diop. Il centravanti colored fa il bello ed il cattivo tempo sulla cima della Sicilia (e della classifica), aprendo la sfida contro l’Isola Capo Rizzuto già dopo 4′. Tutto sembra in discesa per gli uomini di Pagana, che si adagiano però sugli allori e già al 17′ si risvegliano bruscamente per il gol dei calabresi – fanalino di coda – ad opera di Leto. La gara precipita poi nel torpore e gli ennesi navigano a vista tra i rimorsi. Al 96′ un gran destro vale però il 2-1 ed il dodicesimo centro in campionato al suo capocannoniere, che butta giù il muro granata e regala ai suoi il quinto successo consecutivo: a Troina è l’apoteosi, la Serie C non è più una chimera.

Segue a ruota un’Igea Virtus che torna a prendere confidenza con le imprese. Serviva infatti una vittoria capolavoro alla squadra del Longano per tornare ad un successo in trasferta che mancava dal 3 settembre. Cade stavolta sotto i colpi dei giallorossi un’Ercolanese irriconoscibile, passata in quattro settimane dalla pole position al quinto posto. Ed al “Solaro” è un calcio di rigore che spezza gli equilibri: al 27′ Pitarresi calcia, Mascolo respinge ed è così che si prende (ancora) la scena Louis Kacorri, che ribadisce in porta il pallone dello 0-1. I giallorossi crescono in autostima e palleggio ed a fine primo tempo l’arbitro starebbe assegnando un altro penalty agli ospiti. La terna si incarta, il secondo tempo parte come il primo ed all’80’ ci pensa Santino Biondo a mettere in ghiaccio i tre punti. Sullo 0-2 cala il sipario, l’Igea balza al secondo posto.

Torna alla vittoria anche il Portici, dopo il cambio in panchina in settimana

Resiste anche la Nocerina, che blinda il secondo posto a 24 punti strappando il pareggio all’Acireale. I molossi, al “Tupparello”, vanno sotto dopo appena 6′, col gol messo a segno da capitan Cocimano. Gli etnei crescono per tutto il primo tempo e dopo l’intervallo raddoppiano con Aloia, al 56′. La sfida sembra già segnata, ma dopo appena sette minuti i campani si scuotono. Russo, al 63′, dimezza lo svantaggio e la squadra di Morgia prepara il ribaltone. Altri sette minuti, altro gol, stavolta di Manzo, che fa 2-2 e tiene in alto i rossoneri. Superato lo scivolone di San Cataldo gli etnei avanzano ugualmente, terzi con 23 punti ma ancora funestati dalla crisi societaria.

Scivola invece il Gela, che perde l’imbattibilità interna. I biancazzurri passano in vantaggio sul Palazzolo al 10′, col ritorno al gol di Santiago Dorato, che spezza una lunga astinenza. Sembra la premessa ad un nuovo strappo in classifica da parte dei nisseni, che però non battono alcun colpo per tutto il primo tempo. Ne approfittano gli iblei, che pur ancora in piena emergenza infortuni crescono nel carattere e pareggiano al 50′. Ecco il primo gol in Serie D per Antonio Cannavò, che cambia volto alla gara. Gli uomini di Romano non riescono infatti a rialzarsi e al 94′ un silenzio assordante cala sul “Presti”: un calcio di punizione da 20 metri trasforma in eroe Esposito, che da due passi insacca il destro pennellato da Filicetti per siglare l’1-2 e restituire ai suoi un successo che mancava dal 15 ottobre. Il Palazzolo vola così a 18 punti, il Gela torna a galleggiare a ridosso della griglia play-off.

Silvestri e Allegretti della Vibonese

Ed in rimonta accelera la Vibonese, che tiene ancora viva la speranza di assaltare una zona play-off adesso distante 3 punti. I rossoblù salutano con una vittoria l’avvento in panchina di mister Nevio Orlandi, subentrato dopo le improvvise dimissioni di Campilongo, ma prendono un bello spavento davanti la Palmese. I neroverdi rievocano infatti i fantasmi di inizio stagione passando in vantaggio con Di Dioniso, che sorprende il “Razza” al 6′ capitalizzando un calcio d’angolo. Il tempo sfianca però gli ospiti, che nel secondo tempo crollano. Silvestri dopo 3′, Bubas a metà della ripresa ed Allegretti sul finire fissano il 3-1 ed esaltano i propri supporters. Per la Palmese, adesso terzultima, è notte fonda.

Mimmo Giampà, allenatore del Roccella

L’unico segno “2” lo scrive poi sul tabellone il Portici, che torna al successo espugnando il campo della Cittanovese. “Cambia la panca e la squadra campa” proprio il team campano, si esce da settimane di oblio con l’arrivo di mister Maiuri. Al 60′, il braccio di ferro lo spezza allora Maggio, che segna il gol partita e manda a tappeto i giallorossi, ancora a metà classifica ed avvicinati proprio dai napoletani, adesso fuori dalla zona play-out.

A metà classifica frena invece la Gelbison, che passa in svantaggio e pareggia col Paceco. I rossargento, che tornano alla vita segnando con Giannusa, al 53′, arretrano nel finale ed incassano da Mustone il punto dell’1-1, all’85’, interrompendo ugualmente una striscia di sei sconfitte consecutive. Non si sblocca infine la sfida tra Roccella e Sancataldese. Gli uomini di Giampà reggono l’urto in casa e strappano un punto ai siciliani, proseguendo l’avanzata in griglia play-out.

Nel prossimo week-end Igea Virtus-Vibonese è già un duello per un posto nei play-off. La capolista Troina attraversa invece il “Mazzola” di San Cataldo sfidando anche il fattore derby.

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