Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Franco Scoglio. Ed in una ricorrenza così simbolica per chi ama il calcio a Messina ed uno dei suoi più grandi protagonisti emerge ancora una volta quanto la nostra città sia “imbalsamata” dalla burocrazia, con annunci e proclami che non sono mai seguiti dagli atti concreti. Se a Milazzo sono stati sufficienti sette mesi per intitolare il “Grotta Polifemo” a Marco Salmeri, a Cosenza appena 60 giorni per ribattezzare il “San Vito” come stadio Gigi Marulla, in riva allo Stretto viene da sorridere (o da piangere…) pensando che già dopo i funerali di Scoglio, a Genova, l’allora presidente del consiglio comunale Umberto Bonanno, sui gradini antistanti la chiesa, di fronte ad una folla di 10.000 persone, annunciò che presto il “San Filippo” avrebbe cambiato nome, in onore al compianto e coreografico tecnico originario di Lipari.
In tante altre occasioni si è derogato al limite dei dieci anni dal decesso di un personaggio noto per l’intitolazione di una struttura pubblica: si possono citare anche lo stadio di Reggio Calabria, dedicato all’ex presidente amaranto Oreste Granillo nel ’99, a due anni dalla morte, il “Cibali” che dal 2002 porta il nome di Angelo Massimino, scomparso nel ’96, o – per cambiare latitudini – il Dino Manuzzi di Cesena, con la nuova denominazione che sostituì quella del “Fiorita” già ad inizio anni ’80.
Trascorsi i dieci anni peraltro cade anche questo “alibi” e non a caso giovedì 8 ottobre alle 10:30 l’Ottava Commissione Consiliare del Comune si pronuncerà proprio sull’argomento. Invitati il Sindaco Renato Accorinti, che ha già espresso la sua condivisione per l’iniziativa, il direttore generale di Palazzo Zanca Antonino Le Donne, l’assessore allo sport Sebastiano Pino e la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile. Convocato anche il presidente del Comitato dedicato a Franco Scoglio, l’ex vice-presidente dell’ACR Messina Niki Patti, che in questi anni ha sempre cercato di tenere alta l’attenzione sull’argomento, chiedendo peraltro invano alcuni colloqui negli ultimi mesi allo stesso Le Donne.
“Ho avuto un rapporto di profondo affetto e grande amicizia con Scoglio. Per questo nell’ottobre 2005 abbiamo costituito il comitato per promuovere iniziative e manifestazioni sociali, culturali e sportive, nel nome del “Professore”. A farne parte professionisti, rappresentanti dell’imprenditoria, della tifoseria e della stampa. Tra loro il legale Ruggero Arena, l’ex giocatore della Gioiese e dg del Messina Franco Ciraolo, il presidente di Gioventù Giallorossa Nino Martorana, il presidente regionale del Coni Calabria Mimmo Praticò, l’ex medico sociale Filippo Ricciardi, l’ex calciatore Romolo Rossi, l’allora provveditore agli studi Gustavo Ricevuto ed il commercialista Mimmo Santamaura.
La prima istanza all’ufficio toponomastica è stata presentata addirittura il 5 settembre 2006, dopo un incontro con l’allora sindaco Francantonio Genovese. Nel documento veniva richiesta la contestuale intitolazione della Curva Nord a Tonino Currò, il tifoso prematuramente scomparso il 2 luglio 2001 a margine di un tragico derby con il Catania, e la dedica della Tribuna Stampa a Piero Zagami, già giornalista di Gazzetta del Sud e Corriere dello Sport, scomparso invece il 2 febbraio 2005. In quell’occasione venne anche presentata una petizione di 2.000 firme a supporto. L’iniziativa ottenne anche la copertina sulle principali testate nazionali, da Mediaset a Rai. Tra il giugno e l’agosto del 2007 arrivarono anche la formale condivisione dell’Amministrazione Comunale e del civico consesso. Otto anni dopo sembra che siano servite ancora a poco. Sarà la volta buona?