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Rinasce la Cestistica Barcellona. L’obiettivo è la serie A2 entro tre anni

A Barcellona si registrano importanti novità a sole due giorni dall’eliminazione dalla finale playoff del Basket Barcellona, prima realtà cestistica del comprensorio che disputa i campionati federali con tale denominazione dal 2010. Una cordata di imprenditori nazionali è infatti pronta a far rinascere la Cestistica Barcellona, società che ha dato lustro alla città del Longano fino alla stagione 1999/2000. I vertici biancoverdi, questi sono i colori sociali, puntano proprio al titolo di serie B del Basket Barcellona o a quello di C dell’Orsa. Programmati già a partire da lunedì alcuni incontri tra le varie società sportive per discutere degli scenari futuri.

Serie B
tifosi Cestistica Barcellona

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa emesso dal dr. Aurelio Coppolino, soggetto deputato a pianificare il nuovo corso della società pronta a ripartire a distanza di 18 anni dalla finale promozione per la serie A2:

Nella giornata di sabato 2 giugno ho informato le Società Basket Barcellona e Or.Sa Barcellona, il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto ed i massimi rappresentanti istituzionali della città al Parlamento Regionale e Nazionale (in ordine alfabetico: Calderone, Catalfamo, Galluzzo e Villarosa), della volontà espressa da investitori di caratura nazionale -che saranno presentati il giorno dopo la definizione della categoria nella quale gareggerà la Cestistica Barcellona nella stagione sportiva 2018-19, insieme ai quadri dirigenziali e staff tecnico- di riportare i colori bianco-verdi entro la stagione 2021-22 nella seconda serie nazionale.

Il progetto Cestistica Barcellona, nato nel 1976 e terminato nella stagione 1999-2000 (da neo-promossa) in quella gara 4 dei play-off contro la Snaidero Udine persa per 81 ad 80 ad un passo dalla A1, rinasce a 18 anni esatti.

Barcellona
Fase di gioco Cestistica Barcellona

Consapevoli delle responsabilità assunte nei confronti di giovani sportivi, tifosi, cittadini, imprese ed operatori media, dichiariamo gli obiettivi triennali e con essi la strategia che si intende perseguire per ottenerli. Sarà un progetto che vedrà come cardine il settore giovanile, con l’obiettivo minimo di 100 bambini da avviare e far crescere all’insegna dei valori positivi associati ad uno sport bellissimo come la pallacanestro. A questi 100 bambini verranno riservate le maggiori attenzioni, con l’obiettivo pluriennale di vedere qualcuno di loro calcare il parquet del PalAlberti in rappresentanza della nostra città.

La seconda “conditio sine qua non” è la sostenibilità economica del progetto sociale (prima) ed imprenditoriale-sportivo dopo. Su questo punto, possiamo affermare sin d’ora la presenza di risorse adeguate assicurate da imprenditori di primo livello nel panorama economico italiano con interessi -presenti e futuri- nella nostra Isola e nella nostra Provincia. Non ci saranno budget illimitati, ma progetti imprenditoriali-sportivi mirati. Saranno coinvolte professionalità già conosciute a chi si è innamorato della Cestistica Barcellona, quando l’impianto di C.da Zigari era La Mecca del basket dell’intera Sicilia, punto di riferimento di un movimento in ascesa, che vedrà successivamente nell’Orlandina Basket dell’illuminato Enzo Sindoni l’apice cestitico siciliano di tutti i tempi con il raggiungimento della Serie A e della Champions League.

Già dal 2016 mi sono confrontato con il vero artefice dell’epopea bianco-verde, Eduardo Capizzi, a cui esposi quello che allora era solo un progetto in embrione. Sono tornato a confrontarmi con lui nelle ultime ore, comunicando l’intenzione di fare il passo finale, quello dell’iscrizione ad un campionato federale. Ho ricevuto apertura alla possibilità di ricevere un testimone pesante di storia e blasone. Sarà il dr. Capizzi a decidere se ed in quale veste starci accanto in questo secondo tempo dei colori bianco-verdi.

Aurelio Coppolino coordinerebbe la cordata di imprenditori pronti a far rinascere la Cestistica

Ho ritenuto doveroso informare i massimi rappresentanti istituzionali perché, raggiunto l’obiettivo minimo dell’A2 in 3 anni, la proprietà e dirigenza della Cestistica Barcellona, insieme agli imprenditori locali ed alle istituzioni, dovranno sedersi attorno ad un tavolo per decidere se alzare l’asticella o meno rispetto a quanto ottenuto da Li Vecchi e compagni in quella gara 4 persa a Udine per un canestro sfuggito all’ultimo secondo. Si dovrà farlo perché ambire al massimo campionato nazionale vuol dire, fra l’altro, possedere un impianto di gioco da 5.000 spettatori minimo.

Avviare un progetto sociale e imprenditoriale-sportivo significa programmare i singoli passi, indicare l’obiettivo finale, prevedere eventuali difficoltà di percorso, scegliere le risorse umane giuste, coinvolgere tifosi ed imprenditori locali, includere e non escludere, agire con cuore e testa.

Il progetto Cestistica Barcellona è concreto ed ambizioso. Nasce da eroi manageriali e sportivi degli anni ’90 che meritano un dovuto saluto, ed è per questo che anticipo l’organizzazione di un evento a cui saranno invitati tutti i membri di quella gloriosa Società, che vorremo accanto in qualità di padri costituenti di un’emozione dai colori bianco-verdi.

Se sarà B o C nella stagione che sta per iniziare lo diranno le prossime ore ed i prossimi incontri richiesti da Basket Barcellona ed Or.Sa Barcellona. Di certo gli investitori che rappresento intendono andare veloce, con mappa chiara poiché sono in ballo, in prospettiva, centinaia di migliaia di euro.

Nei prossimi giorni verrà nominato il Capo Ufficio Stampa, che sarà l’unico delegato ai rapporti con i Sigg. giornalisti. Nel frattempo, resto a disposizione per eventuali dubbi.

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