Non sono poche le compagini del torneo di Promozione che, dopo un avvio in salita, stanno vivendo un vero e proprio “magic moment”. Complici le prestazioni e tre vittorie consecutive, tra queste c’è anche il Barcellona P.G. , che sabato ha annichilito il Città di Messina e continua la propria cavalcata con in sella Bendetto Granata. L’allenatore, subentrato a Pippo La Rocca che portò i biancazzurri in questo campionato, ci concede questa intervista, parlando delle ultime prestazioni e delle tante partite che verranno in poco tempo.
Granata parte così dalla gara contro il Città di Messina. “Devo complimentarmi coi ragazzi, – esordisce– che hanno fatto una grande prestazione. A loro posso offrire la mia esperienza, ma ripeto spesso che sono proprio loro ad andare in campo e a determinare il risultato delle partite. Sabato, al 60’, stavamo già 4-0 e, dopo aver sfiorato la quinta rete, ne abbiamo subite due accusando un piccolo ed indolore rilassamento. Il Città di Messina è una grande squadra, che avevo visto giocare prima di affrontarla e che onestamente temevo. E’ altrettanto vero, di contro, che abbiamo la volontà di accorciare le distanze con chi sta più in alto, continuando così la striscia positiva che abbiamo alle spalle. Siamo stati belli da vedere, – aggiunge – pimpanti fin dal primo minuto. Inoltre, sono orgoglioso del modo in cui sono arrivate tutti e quattro i nostri gol. Analizzandoli, mi accorgo che nascono da situazioni provate in settimana e gestite alla meglio”.
C’è dunque grande entusiasmo nelle sue parole, ma che di certo non scaturisce solo da i risultati.
“La chiamata – dice riguardo al suo ingaggio – è arrivata da Peppe Alizzi, ex igeano come me, uomo che ben ho conosciuto quando entrambi indossavamo gli scarpini. Ho accettato subito, poiché conoscevo la squadra e sapevo che andavo a guidare una rosa di qualità. Ho a mia disposizione gente di carattere, che saprà presto dimostrare di non rinunciare a nulla giocandosela contro tutti. Abbiamo cominciato a lavorare, consapevoli di avere voglia di crescere e di non tirarci indietro. Ho chiesto sacrifici ed ottenuto risposte positive. Adesso posso dire, dopo aver conosciuto per bene la squadra, di voler continuare con questi elementi fino alla fine”.
Il cambio in panchina è scaturito dai risultati negativi che hanno segnato l’avvio di campionato. Non è però un mistero che il Barcellona abbia i mezzi per far bene. “Con tutta probabilità – dice Granata – i problemi più importanti erano nella psicologia del gruppo. Si sa, quando si gioca e non vengono i risultati tutto è compromesso. Questo momento è importante proprio perché vincendo è possibile lavorare con entusiasmo, serenità e così progredire. Di mio, fin dall’arrivo, ho proposto alcune novità. Sono partito dal modulo, che è stato sempre un 4-3-3 ed ho ben valutato chi mettere in campo. Nonostante il poco tempo e le tante partite – precisa-, sto continuando a impostare la squadra su questo credo, possibilmente cambiando anche il ruolo a qualcuno. Al momento posso anche dire che i risultati mi danno ragione”.
Domani la formazione del Longano sarà impegnata negli ottavi di finale della coppa Italia di categoria, nella gara di andata da giocare a Capo D’Orlando contro il Sant’Agata. “Vedrò il Sant’Agata proprio domani. Conosco i nomi – continua – e le sette vittorie consecutive testimoniano che sia la squadra da battere. Non credo che alla fine qualcuno riuscirà a strapparle la promozione in Eccellenza. Io, dal canto mio, andrò lì per giocare al meglio la partita, ma sarò costretto a far rifiatare qualche giocatore. Anche in coppa, come è giusto che sia, persiste la nostra mentalità volta alla crescita ed al consequenziale raggiungimento dei risultati”.
Infine, già sabato i biancazzurri torneranno in campo, stavolta a Mistretta per l’undicesimo turno del campionato. “Anche il Mistretta – conclude – è tra le squadre che ho visto giocare. E’ una formazione compatta, quadrata ed ho avuto modo di apprezzare alcuni elementi. Non conoscevo Paone, che reputo un ottimo centrocampista e conosco Craccò, attaccante molto pericoloso. Ci sono due squalificati per parte, ma per noi sarà un banco di prova importante. Sono certo che faremo una grossa prestazione e non soffro, soprattutto, di ansia da risultato”.