Contro il Cittanova è maturata la quinta vittoria stagionale per il Fc Messina, la terza della gestione di Pino Rigoli. Il tecnico peloritano ha analizzato i progressi mostrati dalla squadra, che deve però ancora recuperare smalto e ritmo: “Abbiamo migliorato sotto l’aspetto del gioco e delle idee, ma a volte quando dobbiamo prendere decisioni importanti ci manca il coraggio per fare qualcosa in più in fase offensiva. Sotto l’aspetto della costruzione del gioco va fatto di più ma va sicuramente meglio rispetto alle gare precedenti. Stiamo evitando di lanciare palla lunga e prediligiamo l’attacco diretto”.
A differenza di Sant’Agata si sono rivisti tra i titolari sette over, ma resta fondamentale il rendimento degli under: “In questo campionato c’è l’obbligo di schierare quattro giovani, che si affacciano per la prima volta a questi livelli. Rappresentano il quaranta per cento della formazione titolare. Per natura non amo il turnover ma in allenamento ho visto su chi puntare, anche perché aveva giocato meno e poteva garantirmi qualità”.
Rigoli ha sottolineato che la partita era stata preparata minuziosamente, ma che il fondo di gara ha pesantemente influito: “Dopo il secondo gol abbiamo abbassato il baricentro ma con Bevis e Mukiele abbiano mantenuto la linea d’attacco. Il campo ci ha penalizzato oltremodo: è impossibile disputare una gara degna di questo nome su un terreno del genere. Non credo che l’avversario ci abbia dato una mano e le espulsioni non hanno cambiato la sfida. Li abbiamo studiati bene, sapendo che nel secondo tempo loro hanno preso sempre gol mentre amano partire forte. I numeri spesso dicono la verità”.
Con Caballero e Carbonaro out e Barcos ormai lontano da Messina, il reparto offensivo appare spuntato: “Eravamo in emergenza in attacco. Faccio i complimenti per il sacrificio e l’attaccamento alla maglia di Dambros, che non si è tirato indietro nonostante avesse soltanto due allenamenti sulle gambe dopo lo stop. Barcos era un giocatore che non giocava da sei mesi ed è arrivato in ritardo di condizione. Si è allenato per due mesi, mostrando il suo valore: dispiace che vada via proprio ora che era pronto per esordire”.
Rigoli attende quindi novità dall’infermeria e dal mercato: “Ho parlato con il direttore Rizzieri e siamo concordi sulla necessità di dover intervenire in questo reparto. Vediamo cosa ci proporrà il mercato, che è molto particolare. Numericamente siamo oggettivamente pochi. Conto alla ripresa nel 2021 di recuperare tutti: Carbonaro dopo l’infortunio, lo stesso Dambros e Caballero, che dai primi controlli non sembra avere problemi così seri. Aspettiamo comunque la risonanza”.
Il -2 dall’Acireale e il -1 dall’Acr Messina potrebbe essere compensato con il recupero, ma il tecnico peloritano non si fa illusioni: “Siamo a ridosso delle prime in classifica ma guai a pensare di aver già vinto il recupero di campionato con il Marina di Ragusa. In D non è facile battere nessuno: è una sfida che andrà preparata bene, ma adesso penso soltanto alla delicata trasferta di Biancavilla”.
L’ex allenatore di Catania e Akragas confida sul rendimento di alcuni importanti over in rosa, in particolare del centrocampo: “Tutti hanno offerto prestazioni importanti. Penso ad Agnelli, ad Alessandro Marchetti, a Coria che da interno di centrocampo ha ben giocato tra le linee e allo stesso Palma, che è subentrato con incisività. I giocatori sono in crescita e abbiamo ancora margini di miglioramento”.