Non si è ancora chiuso il mercato del Fc Messina, che dopo mesi di attesa deve ancora completare il reparto avanzato, con una o più probabilmente due prime punte. Ma novità sono attese anche tra gli under, con l’inserimento in rosa di un esterno destro classe 2002. Uno dei sette nuovi juniores è l’esterno sinistro Riccardo Ricossa, che stila un bilancio del mese e mezzo di preparazione fin qui svolta.
“Stiamo cercando di trovare i giusti meccanismi e gli aspetti tattici che ci chiede il mister in campo. Se lo seguiremo scrupolosamente potremo arrivare molto in alto in questa stagione. Come è normale che sia alcune cose riescono già, mentre altre le perfezioneremo in seguito, anche perché ci sono molti ragazzi nuovi in rosa”.
Il 19enne difensore torinesesi è alternato spesso sulla corsia sinistra con Barnofsky, che da centrale difensivo può ripiegare agevolmente sulle fasce: “Con Max ci troviamo molto bene, ha un atteggiamento che aiuta tutta la squadra. Soprattutto quando uno è più stanco, l’altro si inserisce e lo protegge davanti. Dobbiamo adesso affinare i meccanismi, ma mi supporta ed essendo più grande da lui ho tanto da imparare”.
Ricossa è arrivato dal vivaio granata tanto caro al direttore generale Rizzieri, come i compagni Garetto e Mukiele, il cui innesto non è stato comunque ancora ufficializzato: “Marco è un amico e sono contento che sia a Messina con me. Ovviamente questo è un calcio molto diverso rispetto alla “Primavera” ma per ora ci stiamo trovando molto bene e ci stiamo integrando alla grande”.
La carriera giovanile è stata caratterizzata da due risultati di grande rilievo: “Lo scudetto vinto due anni fa è un ricordo molto bello ma anche il Trofeo Arco di Trento vinto con la selezione Under 17 da capitano è un ricordo di grande valore. I dieci anni granata non possano essere dimenticati facilmente anche perché è una maglia storica ed è stato bello indossarla”.
A livello individuale l’obiettivo è trovare continuità, dopo la quarantina di gettoni collezionati tra Under 17 e Primavera: “Si punta sempre a fare bene per mettersi sempre di più in mostra ma in primis per aiutare la squadra. Spero che la stagione vada bene, perché quello aiuterebbe anche la nostra crescita. Sicuramente per me quest’anno rappresenta una sfida e un momento di svolta”.
Ricossa ovviamente non conosce nel dettaglio il girone più meridionale: “Ho visto nomi importanti di squadre con un passato glorioso, come la Nocerina, che potrebbe esserci inserita, ma sono tante le realtà di livello dal punto di vista del gioco, che sarà caratterizzato anche da grande fisicità. Sappiamo che la serie D è difficile, ma sono certo che sarà una bella avventura”.
Tra due settimane è previsto l’esordio in campionato, mentre la Coppa Italia è stata cancellata, com’era già avvenuto in C: “Fisicamente abbiamo avvertito un po’ di stanchezza perché non ci allenavamo in gruppo da cinque mesi per via del lockdown. Però è sempre bello tornare a giocare e respirare l’aria del campo. Dobbiamo mettere minuti nelle gambe e scendere duri in campo, cercare di ritrovare il meglio di noi stessi e arrivare nelle migliori condizioni possibili alla prima partita di campionato”.