A distanza di quattro mesi il presidente del Messina Pietro Sciotto potrebbe formalizzare l’accordo che era stato ipotizzato già ad inizio estate, quando incontrò svariati allenatori e direttori sportivi, prima di scegliere le coppie Raffaele-Grasso e Infantino-Castorina.
A giugno, in particolare, sembrava praticamente definita l’intesa con il dirigente Gianluca Torma, che in queste ore ha rinnovato la propria disponibilità, chiedendo lumi sul progetto e le prospettive del club, dopo una partenza così stentata. Un ds navigato, con esperienze tra i professionisti nella Ternana, ad Andria e Matera. I playoff centrati con il Cerignola nella scorsa stagione l’unica avventura in carriera in D.
Torma ritroverebbe a Messina Gambino e Cossentino, che erano con lui ad Andria, dove un anno prima c’era stato anche l’ex centrocampista del Cosenza Oberdan Biagioni, tra i principali candidati alla panchina giallorossa, anche grazie al 4-3-3 tanto caro a Modica, che era il marchio di fabbrica di Raffaele ed è diventato in corso d’opera una scelta obbligata anche per Infantino, che in carriera ha sempre costruito sulla difesa a tre le fortune delle sue squadre.
Biagioni, che come Torma era già sceso a Messina a giugno, al telefono conferma i nuovi contatti con il presidente e il direttore sportivo, senza sbilanciarsi: “Non ho allenato nessuno dei giocatori già in rosa, ma è evidente che vi sono alcuni profili di spessore. Non è una squadra che merita quella classifica. Risentirò il presidente per approfondire la discussione”.
Dopo l’addio dell’ex allenatore dell’Acireale, dovrebbe restare al suo posto l’attuale responsabile dell’area tecnica Salvatore Castorina, che a questo punto affiancherebbe Torma e Biagioni nel rinnovato corso. Nelle prossime ore sono attesi gli annunci, con il presidente Sciotto che potrebbe intervenire anche nell’infuocata polemica a distanza con il sindaco Cateno De Luca, che in consiglio comunale è tornato a battere sul tasto dei canoni e delle utenze non corrisposte al Comune, della polizza assicurativa ottenuta solo in extremis e delle strumentalizzazioni della tifoseria, addebitate dal primo cittadino al direttore generale Lello Manfredi, al quale ha annunciato di voler chiedere conto anche della gestione degli impianti in occasione dei concerti estivi. I toni sono talmente accesi, che una ricomposizione appare al momento lontana.