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Rea: “La vittoria nel derby ha portato entusiasmo. Dimostrato quanto teniamo alla maglia”

Il successo nel derby con la Reggina ha rilanciato le quotazioni del Messina, arrivato alla lunga pausa invernale fuori dalla zona playout. Il difensore Angelo Rea, tra le colonne del gruppo, “pesa” l’importanza di questi tre punti: “Era una partita attesa da tutti ed abbiamo ottenuto una vittoria importante per la classifica ed il morale, che ci consente di iniziare l’anno nuovo nel migliore dei modi e di poter lavorare con maggiore entusiasmo. Volevamo inoltre regalare una gioia ai nostri tifosi. Non era una partita come le altre e ci tenevamo a vincere dopo la sconfitta dell’andata”.

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Alta tensione nel sottopassaggio: ne ha fatto le spese anche Rea (foto Giovanni Chillemi)

“In ogni caso c’erano in palio sempre e solo tre punti – aggiunge il difensore di Pomigliano d’Arco – giocavamo in casa e volevamo dimostrare di non valere quella posizione di classifica. Teniamo a questa maglia e la gente lo ha visto. I risultati non sono quelli che i tifosi si aspettano e possiamo dare di più, ma vincendo il derby penso che abbiamo ricucito il rapporto con loro”.

A sbloccare il risultato è stato Luca Bruno, suo compagno di reparto. A chiudere i conti ci ha invece pensato Milinkovic, che era secco dalla prima giornata d’andata. “Luca è un gran giocatore. L’anno scorso ha avuto poco spazio, ma qui si sono viste da subito le sue potenzialità. Se continua ad allenarsi così diventerà un difensore importante, ha personalità e gioca già da veterano. Il gol di David? C’era anche la neve… Scherzi a parte, non sa nemmeno lui quanto è forte. E’ un ’94 ed in Lega Pro è sprecato per le qualità che possiede, deve solo pensare ad esprimerle”.

Angelo Rea
Rea in azione (foto Giuseppe Carucci)

Un derby che per Rea è durato però lo spazio di 45 minuti, complice quanto accaduto all’intervallo. Il diretto interessato spiega: “C’è stata un po’ di tensione nel sottopassaggio. Mentre rientravo ho ricevuto una botta alla testa, vedevo doppio e non ho potuto giocare il secondo tempo. Ho letto tante cose, dette dal presidente e dall’allenatore della Reggina, invece per me era stata solo una partita come lo sono i derby. Cornuto e mazziato, perché loro parlano di aggressione di Sala, ma io non sono neanche riuscito a rientrare in campo… All’indomani, dopo quanto accaduto, ho fatto anche una tac. Non mi piace far polemica, ma evidentemente per giustificare la sconfitta loro hanno voluto parlare di altre cose e ciò mi dispiace”.

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Il Messina fa festa sotto la Curva Sud a fine gara (foto Giovanni Chillemi)

Dopo i 21 punti conquistati in 21 giornate il Messina dovrà completare la missione salvezza nella seconda parte di stagione, a cominciare dal 21 gennaio, giorno della sfida di Francavilla Fontana. Ecco la ricetta di Rea: “Nelle ultime due partite casalinghe abbiamo battuto due dirette concorrenti giocando pane e salame, come vuole il mister Lucarelli, ovvero da squadra di Lega Pro, che lotta con grinta su ogni pallone. E’ un campionato difficile e se non si ha questa fame di vittorie si fatica con tutte, lo abbiamo visto a Melfi e Siracusa. Invece servono la cattiveria e la determinazione del derby con la Reggina”.

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Il Messina in campo contro la Reggina (foto Giovanni Chillemi)

Il 2-0 sugli amaranto ha riportato l’esperto difensore a dieci anni prima, quando la doppietta di Christian Riganò gli regalò una serata speciale: “Quella era un’altra gara, rappresentava il mio esordio da titolare in Serie A ed in questa piazza. Fu davvero una partita perfetta. Giovedì scorso mi è invece dispiaciuto che la gente presente al San Filippo non fosse più numerosa. I tifosi possono rappresentare il dodicesimo uomo in campo e giocare in uno stadio semi-deserto fa male. I risultati non sono magari quelli che la gente si aspettava e dovremo essere noi bravi a portarla dalla nostra parte”.

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